Chieti. A poche ore dall’ingresso nel 2019, l’Europa Ovini Chieti ha già ripreso ad allenarsi in vista della trasferta a Porto Sant’Elpidio. Quando inizia un nuovo anno, solitamente si traccia un bilancio di quello appena concluso e si fissano degli obiettivi nel breve termine. E noi ci siamo fermati con Valerio Staffieri per analizzare la sconfitta contro San Severo e per focalizzare l’attenzione al prossimo impegno dei teatini.
Valerio ripartiamo dalla partita con San Severo che ha mostrato tutto il proprio valore. Vuoi provare ad analizzare la sconfitta, ripartendo soprattutto dal secondo quarto abbastanza critico?
“La sconfitta con San Severo ci fa male perché è avvenuta a casa nostra e ci tenevamo molto a vincere davanti al nostro pubblico. Non sono io a dover analizzare la gara ma credo che la pallacanestro sia uno sport in cui vince chi fa canestro e, non avendo concretizzato molto in attacco, abbiamo pagato dazio alla squadra più forte del girone. È evidente che il secondo quarto ci ha penalizzato perché da quel momento le nostre percentuali sono iniziate a naufragare mentre loro hanno trovato il canestro con regolarità. Quando poi ti trovi sotto nel punteggio con una squadra del genere, non è mai facile recuperare. Abbiamo tirato fuori un po’ d’orgoglio nel secondo tempo, provando a colmare il gap…”
Coach Coen in sala stampa ha evidenziato il problema dell’attacco da migliorare. Di sicuro le percentuali non ci stanno aiutando. Come pensi che si possa risolvere questo problema?
“Come detto prima, siamo consapevoli di dover migliorare in attacco perché dobbiamo riuscire ad interpretare meglio le partite e a capire in quali momenti sia meglio spingere e in quali sia meglio gestire il ritmo. È chiaro che le percentuali basse sono una zavorra perché, se costruisci un buon tiro ma lo sbagli, devi essere mentalmente pronto nell’azione successiva a ricostruire tutto da capo. Noi ci stiamo allenando e continuare a lavorare a testa bassa è l’unica soluzione per risolvere questo problema.”
Parlando di te, nonostante un momento un po’ difficile al tiro, non ti risparmi mai mettendoti al servizio del gruppo in altri modi. A capodanno si fanno i propositi per il nuovo anno: come valuti il tuo girone d’andata e cosa vorresti fare/migliorare in quello di ritorno?
“Io sono la persona più critica nei confronti di me stesso e so che il girone d’andata sia stato di molto al di sotto delle mie possibilità, me ne rendo conto e non è una cosa da me. In generale ma soprattutto quando il tiro non va cerco di essere utile su più fronti, di guadagnarmi i minuti difendendo forte in aiuto dei miei compagni. Spero per il 2019 di trovare un po’ più d’equilibrio e di riuscire ad essere più utile alla mia squadra perché sento che io ho bisogno di sentirmi più utile e che loro hanno bisogno di un Valerio più incisivo. Per fare questo devo mantenere la testa bassa e lavorare!”
Domenica chiudiamo il girone d’andata a Porto Sant’Elpidio che fin qui ha vinto solo tra le mura amiche, sfiorando il colpaccio domenica a Nardò. Come sarà secondo te la gara? Avendoci già giocato nelle stagioni scorse, come sarà anche il palazzetto?
“Si, si tratta di un impianto non proprio semplicissimo. Porto Sant’Elpidio è una squadra che, sfruttando al il fattore campo, è capace di sfoderare le sue migliori prestazioni in casa come dimostrano i diversi successi ottenuti. I marchigiani dispongono di un roster competitivo con ottimi giocatori per la categoria come Giammo o Serroni. Nelle stagioni scorse si sono sempre rivelati una squadra molto intensa e tosta e quest’anno non sono da meno. Tuttavia dobbiamo focalizzare l’attenzione su di noi, pensando all’obiettivo principale ovvero quello di terminare il girone d’andata con una vittoria perché è importante per il nostro percorso.”