Chieti. E’ una Proger Chieti rigenerata dal derby vinto contro Roseto davanti ad un PalaTricalle gremito da 2500 spettatori, quella che domani nel primo pomeriggio si metterà in viaggio alla volta di Ferrara. La squadra del presidente Di Cosmo, vincendo con i corregionali rosetani, ha rilanciato le proprie quotazioni in chiave playoff tanto che, se il torneo di Adecco Silver finisse oggi, sarebbe dentro le otto che si giocheranno il secondo posto per la Gold.
I teatini, però, devono giocare una gara in meno rispetto a tutte le dirette concorrenti, essendo l’unica formazione che avrebbe ancora dovuto incontrare l’esclusa Lucca. Pertanto, le Furie sono costrette a vincere sempre, a partire dall’impegno difficilissimo sul campo di Ferrara, reduce da una sontuosa Final Six di Coppa Italia.
Coach Bartocci ora può contare su 11 giocatori effettivi ed una delle guardie dovrà effettuare il turnover che domenica scorsa è toccato a Diomede. La decima maglia dovrebbe giocarsela anche stavolta il beneventano con capitan Gialloreto, visto che la Società ha scelto di pagare la sanzione di € 2000 per commutare la discutibile squalifica comminata a Deloach dopo l’esultanza al termine della partita di domenica scorsa. Qualche problema per il protagonista biancorosso delle ultime tre gare, Marco Cardillo, che ieri si è fermato per dolori agli adduttori. La rocciosa ala dovrebbe comunque essere della contesa.
Chieti, come detto, è reduce dalla vittoria nel derby per 83-70, mentre Ferrara ha accusato una battuta d’arresto in trasferta contro Reggio Calabria, squadra più in forma del torneo con le sue 5 vittorie in fila.
Previsti circa 100 tifosi teatini al seguito delle Furie.
All’andata una Proger in serata a dir poco di grazia al tiro dalla lunga distanza (18/31, 58%), aveva schiantato (90-68) la compagine estense allora capolista. Ventotto erano stati i punti di Shaw per i locali (ma anche il 7/7 da tre di Bonfiglio), sedici di Mays per gli ospiti.
Al palasport di piazzale Atleti Azzurri d’Italia arbitreranno i signori: Ceratto di Castellazzo Bormida (AL), Caforio di Brindisi e Mottola di Taranto.