I Play off della massima serie del campionato di Calcio a 5 sono animati da una serie di polemiche sulle decisioni arbitrali prese nelle ultime partite.
Decisioni contestati, a più riprese, da alcuni comunicati delle squadre coinvolte. Su questa scia interviene anche il Pescara: “Siamo assolutamente consapevoli”, recita una nota del club, “che può accadere che gli arbitri possano commettere degli errori, per tale ragione non è mai stato nostro costume criticare o contestare le decisioni arbitrali dopo le partite, né diramare comunicati ridicoli prima delle stesse, addirittura dopo la gara con il Latina abbiamo dovuto leggere dichiarazioni del presidente che non aveva nemmeno assistito alla gara, peraltro nemmeno trasmessa in streaming”.
“Purtroppo le valutazioni sbagliate non rappresentano più fatti episodici ma accadono costantemente, come in tutte le gare play off sinora disputate, la cosa non solo non è più accettabile ma non può nemmeno essere ulteriormente sottaciuta”, prosegue la società biancazzurra, “Per tale ragione consideriamo nostro dovere stigmatizzare i reiterati episodi recentemente verificatisi, limitandoci a quelli più eclatanti che hanno di fatto determinato, a nostro danno, il risultato finale o recato a noi nocumento attraverso espulsioni e squalifiche”.
Quindi una serie di repliche, punto per punto: “Per quanto concerne gara 2 di semifinale play off, disputatasi, il 24 maggio 2017, in particolare l’arbitraggio del signor Chiariello, già autore in Campionato di una espulsione ridicola e di successiva tentata aggressione ai danni del nostro calciatore Borruto nel tunnel degli spogliatoi, è stato assolutamente inadeguato all’importanza della partita e al contempo fortemente penalizzante nei nostri confronti, a causa di decisioni a nostro sfavore palesemente errate”. “A questo”, continua il comunicato del club pescarese, “si aggiunga uno stato d’animo poco sereno della terna e in particolare del signor Chiariello che ha mostrato per tutta la gara un evidente quanto nocivo nervosismo, sfociato in toni aggressivi e assolutamente poco conformi a una direzione che abbia prioritariamente l’obbligo di rendere sereni gli animi e di creare le migliori condizioni di gioco”.
“Sin dal principio si è assistito, infatti, ad una conduzione altalenante e contraddittoria, priva dunque di quella linearità che possa guidare le squadre ad un comportamento corretto”, incalza la società guidata da Iannascoli, “Clamorose poi riteniamo alcune sviste che hanno nuociuto gravemente al Pescara e ci riferiamo in particolare al gol ingiustamente annullato a Borruto, visibilmente spintonato in area e comunque capace di deviare con la testa in porta un rilancio di Capuozzo. In questo caso delle due una, o il gol viene convalidato o è del tutto legittimo sanzionare la spinta che il giocatore pescarese subisce con un calcio di rigore e con l’espulsione del calciatore De Bail. Nella ripresa poi lo stesso Borruto, abbattuto platealmente da Pedotti già ammonito, si vedeva addirittura sanzionato di un fallo”.
“Ci auguriamo, quindi”, conclude il Pescara Calcio a 5, “che in gara 3 possiamo assistere ad una conduzione arbitrale effettivamente terza rispetto alle parti e che siano designati arbitri all’altezza dell’importanza della gara”.