Chiet. Sensazioni contrastanti hanno accompagnato il viaggio di ritorno della CO.GE.D. dall’ultima trasferta di Sabaudia. Il 2-3 finale ha comunque consentito alle biancorosse di tornare a fare punti lontano dal PalaTricalle (cosa che non succedeva dalla vittoria contro PVG Bari dello scorso 3 dicembre) e ha permesso di tenere a tre punti di distanza proprio Sabaudia, diretta concorrente per la salvazza. Allo stesso tempo, però, l’autorità e la facilità con cui sono stati vinti il primo e il quarto set hanno lasciato un grande amaro in bocca nella squadra e nello staff tecnico, consapevoli che molto di più poteva essere fatto, e raccolto, in terra laziale.
Dalla stessa regione arriva il prossimo avversario della CO.GE.D, quel Sant’Elia che all’andata inflisse una dura lezione alle Teatine. La situazione di classifica impone a Perna e compagne di cercare punti in ogni partita, per avvicinarsi il prima possibile all’obiettivo della salvezza.
Ne è convinta anche Francesca Furlanetto: “Dobbiamo cercare di strappare punti in tutte le occasioni e Sant’Elia è un avversario duro ma non impossibile, contro il quale possiamo tentare di vincere, specie in casa nostra. All’andata fu davvero una brutta partita, che fece arrabbiare molto Alceo [Esposito], ma al PalaTricalle può essere una sfida diversa, oltre al fatto che ora siamo certamente più rodate come squadra. Ci sarà da soffrire, questo è sicuro. Per quanto riguarda la trasferta di Sabaudia, speravo di tornare in quel palazzetto in un altro modo. Ma d’altra parte sapevo che sarebbe stata una gara difficile, perché loro si trasformano in casa, hanno il supporto di un pubblico molto caldo e, in generale, sono cresciute tanto rispetto al girone d’andata. Personalmente mi aspettavo che la partita di Sabaudia sarebbe arrivata al quinto set, ma altrettanto onestamente pensavo di vincerlo quel quinto set… Peccato perché nei set in cui abbiamo giocato come sappiamo, non c’è stata partita [25-19 il primo set, 25-15 il quarto], ma abbiamo fatto ancora una volta i conti con i nostri limiti, caratteriali soprattutto: la difficoltà a riemergere dai momenti di difficoltà, l’incapacità di scuoterci quando commettiamo degli errori o quando gli avversari premono sull’acceleratore. A questi poi si sono aggiunti anche degli errori tecnici: la ricezione è stata molto negativa, e se all’alzatrice non arrivano palloni facilmente giocabili noi centrali siamo automaticamente tagliate fuori dallo sviluppo dell’azione offensiva. Speriamo di non ripetere più questi errori, ormai da due settimane ci stiamo lavorando molto e speriamo si vedano i frutti contro Sant’Elia. La stagione di una giocatrice va di pari passo con quella della squadra, e guardando la nostra classifica non possiamo certo essere soddisfatte. Vengo da una stagione, quella passata, nella quale con Sabaudia arrivammo quarte, a un passo dai playoff, mentre quest’anno stro vivendo tutt’altro tipo di campionato. Ma ovviamente io stessa sono parte di questa squadra e mi sento responsabile del suo rendimento: so di poter fare molto di più e che non sto riuscendo a mettere in campo tutto quello che vorrei. Non è troppo tardi comunque: la partita contro Sant’Elia, e poi quelle contro Pescara, Cisterna, PVG e, direi soprattutto, quella a Minturno ci diranno molto su di noi e sulla nostra stagione”.