Chieti. Ennesima iniziativa a sfondo sociale realizzata con successo dalla Proger Chieti. Questa mattina alle 10:00 sei giocatori insieme al presidente Di Cosmo ed al d.g. Paoletti hanno visitato il reparto pediatrico dell’Ospedale SS Annunziata di Chieti Scalo.
Gli atleti biancorossi hanno portato con loro sei sacche piene di peluche, gli stessi che il pubblico del PalaTricalle aveva donato lanciandoli in campo durante la gara contro Treviglio del 21 dicembre scorso. Andrea Ancellotti, Adam Sollazzo, Reggie Hamilton, Alessandro Paesano, Edoardo Di Emidio ed Emanuele Di Giacomo sono stati accolti dalla caposala, dottoressa Paola Sabbion, dal primario, professor Francesco Chiarelli, ed accompagnati nelle varie stanze per la distribuzione dei peluche ai bimbi. Tanta la felicità nelle camere e nei corridoi per i piccoli pazienti, che si sono visti arrivare questo inatteso regalo da dei “giganti buoni” vestiti di biancorosso.
“Siamo molto felici – riferisce il presidente Di Cosmo dopo aver accompagnato i ragazzi in corsia – di aver potuto compiere questo bel gesto e ringraziamo il professor Chiarelli ed il suo staff che ci hanno accolto. La nostra Società ha una vocazione sociale nel proprio DNA, come dimostrano le numerosissime iniziative analoghe che abbiamo realizzato negli anni, specie rivolte all’infanzia. Portare un sorriso a questi bambini, grazie alla notoria generosità dei nostri tifosi che hanno donato i peluche nella gara con Treviglio, è stato per noi motivo di grande gioia ma anche un dovere, perché riteniamo che chi fa sport a questi livelli ed ha visibilità deve impegnarsi per sensibilizzare il proprio pubblico a compiere azioni benefiche”.
“Ringraziamo la Proger Chieti – ha dichiarato il primario, prof. Chiarelli – che ha portato un’ora di svago ai nostri piccoli pazienti. In una struttura ospedaliera bisogna avere cura anche dell’aspetto psicologico del degente, in particolar modo quando questo è un bambino. Iniziative meritevoli come quella che ha realizzato oggi la squadra di basket di Chieti aiutano molto chi come noi è impegnato in questo tutti i giorni”.