Nereto: Di Giuseppe, D’Andria, Leone, Sorci, Tarquini, Zeetti, Calderaro (32’st Bellini), Cerasi (32’st M. Capocasa), Lazzarini (39’st Moretti), Florimbj, Antonacci (26’st Di Eleuterio). A disp. Pirozzi, Franceschini, Tomassini. All. De Feudis
Alba Adriatica: Petrini, Di Nicola, Foglia, Passamonti, Di Loreto (26’st Pantoni), Sacchetti, Le. Emili (17’st Marconi), A. Capocasa, Miani, Lo. Emili, Njambe. A disp. Santomo, Ripani, Giorno, Riccitelli, Di Renzo. All. Izzotti
Arbitro: D’Incencco di Perugia (Nappi-Carnevale)
Reti: 23’pt Tarquini (N), 38’pt Antonacci (N), 11’st Njambe (A), 42’st A. Capocasa (A), 47’st Miani (A)
Note. Angoli 4-3. Ammoniti: Zeetti, Florimbj, Lazzarini (A); Foglia, Sacchetti, Le. Emili, Lo. Emili, Marconi (A). Espulso al 34’ st Tarquini (N) per doppia ammonizione. Recuperi: 2’, 5’
Nereto. L’Alba ha sette vite, come i gatti e riesce nell’impresa di risalire dallo 0-2 e di mettere le mani sul derby. Il Nereto, invece, si sgonfia sul più bello e in una giornata nella quale offre, complessivamente, una prova decisamente apprezzabile (almeno per 70 minuti) resta in braghe di tela. Misteri del calcio.
E di un derby nel quale emozioni e recriminazioni si miscelano in un finale esplisivo, anche con qualche tensione supplementare. Tutti ingredienti che rendono la sfida appassionate fino alla fine dinanzi ad una tribuna gremita, come non si vedeva dai tempi della serie D (20 anni fa).
Il Nereto ha un approccio decisamente migliore al match. I “gialli” di De Feudis sono più presenti sul piano tattico e della pressione, che è decisamente alta. L’Alba, che qualche defezione nelle retrovie la accusa, è quasi timorosa, a tratti in balia del Nereto. Locali che timbrano il cartellino con due dei tanti ex. Sfida sbloccata da Tarquini al 23’ sugli sviluppi di un’azione d’angolo. Al 38’ il raddoppio è una perla di Antonacci, che fruisce di un disimpegno scellerati dei rossoverdi. L’attaccante dal limite disegna un lob che non dà scampo a Petrini.
L’Alba, nel primo tempo, tutta condensata in un paio di accelerazioni brucianti di Njambè, che qualche apprensioni le producono. In avvio di ripresa Izzotti si ritrova tra le mani una squadra che progressivamente muta volto e atteggiamento. Ma è ancora il Nereto ad essere pericoloso prima con Calderaro (Petrini è reattivo) e con Cerasi: palla di un nulla sul fondo. L’Alba, però, che in trasferta ha perso l’ultima gara l’11 novembre, torna in corsa all’11’ Con Njambe che di testa sfrutta una rifinitura di Capocasa.
Il derby ora è ancora più combattuto. Lazzarini, su punizione, sfiora il gol. Il derby imbocca una strada nuova, e alla fine decisiva, al 34’ quando Tarquini, in maniera ingenua, rimedia la seconda ammonizione. Nereto in 10 e Alba che spinge. De Feudis inserisce forze fresche in attacco e da uno spunto irresistibile di Di Eleuterio, Lazzarini getta alle ortiche la palla per chiudere il match.
E qui accade l’imponderabile. L’Alba di Izzotti al 42’ trova il pareggio: sul pallone sporco che arriva in area, Capocasa trova il tocco vincente che finisce dentro. Il Nereto è sulle gambe mentre i giovani adriatici hanno ancora fiato e in pieno recupero una magia di Miani (sinistro al volo dal limite) regala i tre punti agli ospiti.