Isernia. Al termine di una prestazione magistrale, il Teramo coglie la prima vittoria stagionale sbancando il terreno di gioco del “Mario Lancellotta“ di Isernia: il 2-0 finale permette agli uomini di Cappellacci di riscattare il mezzo passo falso dell’esordio e rappresenta, al contempo, il giusto premio per la gara di cui il Diavolo si rende protagonista. Inappuntabile tatticamente, solido e quadrato in fase difensiva, geometrico e ordinato a centrocampo, spietato in avanti: le qualità che il Teramo mette in mostra in terra pentra sono quelle giuste per disputare un campionato all’altezza delle aspettative di patron Campitelli.
Se l’Isernia si schiera con l’undici largamente annunciato, sono tre le novità presentate in avvio da mister Cappellacci. Le chiavi del centrocampo sono affidate ai rientranti Vitone e Laboragine mentre in difesa il neo acquisto Ferrani sostituisce l’acciaccato Speranza: alla fine risulteranno tutti tra i migliori in campo. L’avvio di gara è tutto sommato equilibrato. L’Isernia si affida alla velocità dei fantasisti Alessandrì e Pettrone per creare pericoli dalle parti di Cialdini: l’assist dell’ex Venafro non trova per un soffio la deviazione vincente di Berardi (14‘). Nonostante il brivido, però, il Teramo dimostra di essere sceso in Molise con intenzioni bellicose. Arcamone esita troppo al momento della conclusione (8’) mentre il tentativo di Petrella non inquadra lo specchio della porta (18’). La perfetta disposizione tattica di Vitone e compagni irretisce la formazione di casa che, con il passare dei minuti, è costretta a cedere ai biancorossi l’inerzia del match. Dalla panchina mister Cappellacci capisce le difficoltà avversarie e invita i suoi a pigiare il piede sull’acceleratore. L’iniziativa solitaria di Masini (33’) è solo il preludio del gol, che arriva puntuale al minuto 37’: l’ingenuità di Maglione su un innocuo lancio dalle retrovie fornisce ad Arcamone la più facile delle occasioni da rete, l’argentino ringrazia e insacca all’angolino sinistro. I biancazzurri sono sotto choc, Masini ha subito l’occasione del potenziale raddoppio (43‘) ma Marconato “in versione Garellik” evita ai suoi una punizione obiettivamente troppo pesante. Il tè caldo ritempra i padroni di casa che ad inizio ripresa si spingono in avanti a testa bassa: sull’altro versante, però, ci sono due colonne di granito come Calabuig e Ferrani per cui tramutare in rete le buone intenzioni non è cosa facile. Pettrone si spegne alla distanza, Covelli è stretto nella morsa dei centrali, l’unico a provarci è Alessandrì ma Cialdini con i pugni risponde presente sul diagonale dell‘estroso fantasista (60’). Se i padroni di casa sono inconcludenti, il Teramo dal canto suo è maledettamente cinico: Marconato è incerto su Masini, bravo a siglare il 2-0 con un preciso tap-in (65’). Gli ultimi sussulti pentri si spengono sulla traversa colpita da Maglione (75’) mentre il Diavolo ha spazio per sfiorare il tris di giornata. Arcamone lo trova con una zuccata ben assestata ma la segnalazione del guardalinee costringe il “bomber della Pampa” a non alzare le braccia al vento. Il gesto di giubilo, però, viene effettuato pochi istanti dopo dall’intero undici biancorosso: il triplice fischio decreta la fine delle ostilità facendo proseguire, allo stesso tempo, la rivalità sportiva tra Teramo ed Ancona, nuovamente appaiate con 4 punti in classifica.
ISERNIA-TERAMO 0-2
MARCATORI: 37’Arcamone, 66’Masini
ISERNIA: Marconato, Boschetti, Ricci, Digno (83‘Cifani), Maglione, Giuliano, Berardi (46‘Causio), Maruggi (50‘Pollidori), Covelli, Alessandrì, Pettrone. A disp: Gaudino, Mingione, Tracchia, Di Pastena. All: Di Prisco
TERAMO: Cialdini, De Fabritiis, Tommaselli, Valentini, Calabuig, Ferrani, Laboragine (90‘Galuppi), Vitone, Arcamone, Masini (83‘Lazzarini), Petrella (78‘Ciampi). A disp: Pompei, Filipponi, Chovet, Traini. All: Cappellacci
ARBITRO: Enzo Vesprini di Macerata (Grieco di Macerata/Barcaglioni di Jesi)
NOTE: Ammoniti Maruggi, Ricci, Giuliano nell’Isernia, Valentini nel Teramo. Angoli 6-5 per il Teramo. Rec 1‘+3‘. Spettatori 1800 circa, di cui 150 provenienti da Teramo.
Francesco Graduato