L’Aquila. Dicembre intenso quello dell’abruzzese Sabatino Aracu, presidente della Federazione internazionale degli sport a rotelle. Aracu è già da un po’ di giorni in Cina per una visita istituzionale-promozionale volta alla diffusione degli sport a rotelle in un Paese “vastissimo e strategico per l’affermazione di uno sport che così potrebbe ambire allo scenario olimpionico (gli sport a rotelle attualmente non figurano nell’elenco delle discipline disputate, ndr) che gli spetta di diritto e per numero di praticanti e per il binomio spettacolo-agonismo che ogni singola disciplina dello stesso offre”, commenta il presidente.
“Ho potuto riscontrare un calore ed un senso dell’ospitalità ovunque mi sono recato e da chiunque, dai bambini e dai docenti delle scuole, dai rappresentanti delle istituzioni sportive e politiche territoriali e nazionali” aggiunge Aracu “sintomo della partecipazione da parte della popolazione al piano di coinvolgimento della stessa nel bellissimo mondo degli sport a rotelle, piano che il governo cinese ha condiviso, e vorrà concretizzare anche attraverso una serie di grandi eventi sportivi”.
Cina che ha già dimostrato il proprio apprezzamento per il pattinaggio, precisamente per la disciplina della corsa, inserita tra le discipline sperimentali nelle Olimpiadi Giovanili disputatesi proprio nel Paese Asiatico la scorsa estate.
Dunque continua la battaglia che Aracu, tenace come tutti i propri corregionali, sta portando avanti da anni per consegnare allo sport che lo ha visto anche competere nelle vesti di atleta (campione di Europa 1982 nel pattinaggio corsa, ndr) una ribalta olimpica che darebbe certamente all’Italia dello sport grandi soddisfazioni, in quanto in tutte le discipline a rotelle gli atleti tricolore da podio sono più d’uno.