Cittadella-Pescara 3-2: il Delfino rimonta e si fa rimontare. Pronta la contestazione

baronisconfitta2Cittadella (4-3-1-2): Valentini, Barreca, Pellizzer, Scaglia, Cappelletti, Palma (56′ Busellato), Benedetti, Rigoni, Lora (56′ Lora), Coralli (83′ Minesso), Gerardi. In panchina: Pierobon, Signorini, De Leidi, Pecorini, Ugo, Mancuso. Allenatore: Claudio Foscarini.

Pescara (4-3-3): Fiorillo, Pucino, Pesoli, Zuparci, Grillo, Guana, Bjarnason, Nielsen, Politano, Melchiorri (73′ Zampano), Pasquato (61′ Maniero – 78′ Sowe)). In panchina: Aresti, Cosic, Boldor, Da Silva, Appelt Pires, Selasi, Pogba. Allenatore: Marco Baroni.

Reti: 5′ Gerardi, 15′ e 47′ Politano, 60′ e 78′ Coralli

Arbitro: Riccardo Ros di Pordenone (Avellano-Santuari).

Ammoniti: Melchiorri, Nielsen, Barreca, Coralli, Rigoni

Con la quinta prevista già martedì sera, Baroni va a giocarsi la quarta di campionato a Cittadella con Maniero parcheggiato in panchina e fa esordire dal primo minuti Melchiorri, in mezzo al tridente completato da Politano e Pasquato. Il comparto offensivo si farà valere contro i veneti di Foscarini, ma è la retroguardia pescarese a mettere subito in salita la trasferta. Subito incubi per il mister del Delfino, che al 1′ vede Pesoli farsi prendere malamente il tempo su un’innocua verticalizzazione da Gerardi che penetra in area dalla destra punta la porta di Fiorillo e incrocia un diagonale che lambisce il palo lontano. Ancora peggio fa il Pescara al 5′, quando Cappelletti la mette dentro dalla destra e Gerardi viene imperdonabilmente lasciato libero di avvitarsi in salto a centro area e deviarla con la testa sotto l’incrocio a sinistra di Fiorillo. Subito 1-0. Una dormita da cui il Delfino si sveglia e rovescia l’avvio disastroso. Bjarnason traina per la manovra d’attacco e al quarto d’ora si procura un’ottima punizione: è la zolla di Pasquato, due passi fuori area, ma alla battuta ci va Politano che disegna la stessa punizione del compagno che valse il pari a Terni e la insacca all’interno del palo destro, lasciando in ritardo il portiere Valentini. 1-1. Lo stimolo giusto per una seconda partenza, il Pescara si riappropria subito della palla appena ribattuta dal centro dal Cittadella e sfiora il nuovo vantaggio: è ancora Politano protagonista, inventando di tacco l’incursione sulla destra di Nielsen che la scaglia dentro ma trova una prima respinta, sul lato opposto va Pasquato a ribadire un po’ alla cieca ma Cappelletti riesce a rifugiarsi in corner. Fase di completa trazione anteriore per gli adriatici che al 20′ vanno nuovamente vicini al soprasso: Pasquato, da fuori, prova a riprendersi lo scettro del re della balistica e fa girare il destro dal vertice dell’area, la palla sfiora palo e sfila sul fondo. Ci riprova, a più riprese e in tutti i modi, ma nei successivi dieci minuti Pasquato riesce solo a centrare in pieno i guanti di Valentini. Ben più ghiotta, al 29′, l’occasione per Bjarnason: Politano in verticale serve Melchiorri che mette in mezzo per l’islandese che, a porta spalancata, la colpisce da horror e la sciupa spedendola in curva. Poi il diluvio che si scatena sul Tombolato allenta il terreno e rallenta il gioco di un Pescara bello e spavaldo.

La pioggia, anche nella ripresa, non spegne le emozioni e si riparte a colpi da teatro: al 1’st Cappelletti lancia col contagiri la palla sul limite piccolo dove Coralli si lancia in acrobazia ma riesce ugualmente a colpirla secca e piazzata, trova però il pronto riflesso di Fiorillo. Quindi, il più classico goal mangiato-goal subito: il rovescio di fronte vede la papera di Valentini che si avventura a respingere con i pugni un cross innocuo, regala un assist al bacio per Politano che vede il portiere fuori posizione e lo beffa con un pallonetto di testa. 1-2. Il goal istiga più Pasquato che il recupero del Cittadella: è duello fra i due attaccanti biancazzurri, con quello meno proficuo che risponde alla doppietta cercando a sua volta un pallonetto ma la sua conclusione dalla distanza supera sia Valentini che, seppur di poco, la sua traversa. Un’occasione che costa cara alla truppa di Baroni, Foscarini cerca la reazione con il doppio cambio, mette dentro Sgrigna e Busellato e il Cittadella riparte fino a trovare il pari. Al 57′ si fa vedere Pellizzer, con una mezza rovesciata sotto porta. Aumentano i cross nell’area di Fiorillo, al 15’st ne capitalizza uno Coralli che riesce a deviarla sul primo palo a sinistra. 2-2. Baroni risponde a sua volta con Maniero per Pasquato, ma è il neo entrato tra i veneti Sgrigna a far spaventare nuovamente Fiorillo: sua la botta che trova una deviazione e spiazza il portiere, fortunato a vedere la traiettoria terminare un soffio a lato del palo alla propria sinistra. Il Cittadella continua a spingere sulla destra e ancora Sgrigna, al 22’st, arrischia Fiorillo sottoporta ma manda alto. Tenta, comunque, di metterci del suo Maniero: Politano gli porta il cross dalla sinistra ma Pippo schiaccia centralmente di testa e blocca senza problemi Valentini. Destinata a scemare presto e male la gara del bomber scuola Juve: al 27’st Politano gli imposta un contropiede da manuale ma Maniero sbaglia l’ultimo passaggio semplice in appoggio per mandare in rete Bjarnason. Tre minuti dopo si scontra in azione aerea ed è costretto a uscire per Sowe. Un segno di sventura per Baroni che trova conferma esattamente un minuto dopo: parte in coro l’azione dei veneti e si conclude con Coralli che salta secco Zampano e insacca sul palo lontano il 3-2. E’ la rimonta di Foscarini che si completa, il Pescara non riuscirà più a risalire la china e lascia tre punti sul campo del Tombolato dopo averli messi in tasca.

Proprio come contro il Boogna, 3 i goal presi anche oggi dai biancazzurri. Proprio come il Bologna, sono costate carissime le disattenzione difensive che hanno vanificato il ben fatto in avanti. E la tifoseria comincia a lamentarsi: lunghi i minuti di colloquio dell’intera squadra, intrattenuta dai Rangers sotto il settore riservato agli ospiti a fine gara. E’ aria tesa: aria di contestazione in arrivo.

Daniele Galli

 

 

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