Italia: Bardi, Zappacosta, Biraghi, Sturaro, Bianchetti, Antei, Battocchio (44’ st Sabelli), Crisetig, Belotti, Berardi (40’ st Benassi), Longo (20’ st Bernardeschi) A disposizione: Leali, Rugani, Cataldi, Trotta Allenatore: Di Biagio
Serbia: Dmitrovic, Kovacevic (32’ st Cavric), Cosic, Pantic, Pesic, Durdevic (14’ st Zivkovic), Causic, Kostic, Petrovic, Brasanac (19’ pt Milinkovic), Veljkovic A disposizione: Rajcovic, Mijalovic, Radoja, Stojkovic Allenatore: Radovan
Arbitro: Serdar Gozubuyuk (Olanda)
Assistenti: Hessel Steegstra, Bas Vandongen e Jeroen Sanders (Olanda)
Marcatori: 8’ pt e 12’ pt Pesic, 23’ pt e 48’ pt (rig.) Belotti, 30’ st Berardi
Ammoniti: Berardi e Battocchio (I) Cosic, Kovacevic e Milinkovic (S)
Espulsi: nessuno
Note: recupero 3’ pt 3’ st angoli 3-2
Pescara. Grande cuore degli azzurrini guidati da Gigi Di Biagio. All’Adriatico-Cornacchia di Pescara la Nazionale italiana Under 21 batte in rimonta 3-2 i pari età della Serbia dopo essere andata sotto di due reti con il doppio vantaggio serbo siglato nei primi 12’ di gioco. La reazione dell’Italia è arrivata subito la rete dello 0-2, con la squadra di Di Biagio che è pervenuta al pari allo scadere della prima frazione di gioco ed ha trovato la rete del vantaggio nella ripresa legittimando la vittoria con due legni colpiti ed avvicinandosi ai prossimi Europei di categoria. In tribuna l’abruzzese Dezi (rosetano con un passato nel Giulianova), in panchina l’altra vecchia conoscenza del calcio abruzzese, l’ex frentano Leali, mentre tra gli ospiti titolare il “pescarese” Cosic.
Al 7’ Sturaro lancia da centrocampo Battocchio, buona la sua prova, la sua conclusione dalla sinistra è bloccata da Dmitrovic. Dopo la prima occasione azzurra arriva il vantaggio della Serbia: batti e ribatti in area, Pesic sbroglia mettendo in fondo al sacco. Al 12’ il raddoppio degli ospiti: sugli sviluppi di un corner battuto dalla destra lo stesso Pesic di testa realizza mettendo a segno la sua doppietta personale. L’angolo era scaturito da una punizione di Kostic deviata in angolo da Bardi. Pronta la reazione degli azzurri che sembrano subito determinati nel voler riequilibrare le sorti dell’incontro: al 14’ Belotti dalla sinistra su una ripartenza manda di un nulla sul fondo. È il preludio al gol che arriva al 23’ con una punizione battuta centralmente da Biraghi che va sulla barriera, successivamente la sfera va sui piedi di Belotto che da buona posizione in area non si fa sfuggire l’occasione ed accorcia le distanze dimezzando lo svantaggio. Continua il forcing dell’Italia: al 32’ Sturaro intercetta dalla sinistra e con un rasoterra da poco fuori area manda a lato. 1’ dopo Belotti, vero mattatore della serata, riceve una verticalizzazione, tenta la deviazione di testa ma blocca Dmitrovic. Si rifà viva la Serbia: al 40’ percussione di Kostic sulla sinistra che mette in mezzo per Durdevic che si fa respingere in angolo da Bardi. Sugli sviluppi del corner Cosic di testa manda di un soffio a lato. Al 48’ rigore per l’Italia per un atterramento in area dello stesso Cosic su Battocchio. Il penalty è battuto e trasformato dallo stesso Belotti, doppietta personale anche per lui.
Nella ripresa al 6’ una punizione di Causic dalla sinistra viene ribattuta da Bardi. All’11’ sugli sviluppi di un angolo battuto sulla destra, Biraghi dal limite manda sul fondo. Poco dopo scorribanda di Zappacosta sulla destra che penetra in area, la sua conclusione è ribattuta dall’estremo serbo. Al 16’ cross di Battocchio, Berardi con un diagonale rasoterra centra la base del palo. Al 21’ sugli sviluppi di una punizione battuta sulla sinistra, il subentrato Zivkovic dalla destra manda di poco sopra l’incrocio. Al 30’ l’Italia ribalta il risultato con un grande rasoterra da fuori di Berardi che non lascia scampo a Dmitrovic. Preme la Serbia nei minuti finali alla ricerca del pari, ci va vicina al 40’ con un diagonale del subentrato Cavric su un suggerimento di un vicino compagno di squadra.
“Questa gara la dovevamo vincere a tutti i costi – ha commentato Di Biagio a fine partita – una gara partita male, la reazione è stata bella da parte dei ragazzi, in questo senso non avevo nessun dubbio, anche se sembra che dico queste cose dopo la vittoria, ho detto le stesse cose anche prima perché conosco il valore di questi ragazzi e lo riconosco sopra ogni cosa. Nei primi minuti eravamo un po’ contratti, sentivamo forse troppo la tensione per dover conquistare a tutti i costi i tre punti. Paradossalmente dopo il 2-0 ci siamo sciolti e anche se abbiamo giocato in maniera non ordinata, abbiamo costruito diverse palle gol. Ci sta nella crescita dei ragazzi una partita importante, forse è la prima per tanti di loro di un certo livello e di un’importanza tale. La prossima è una gara sulla carta semplice, parlando con il mio staff e con i miei collaboratori dicevo che paradossalmente la gara di oggi è stata più semplice da preparare sotto il punto di vista degli stimoli, con Cipro potrebbe essere un po’ più complicato ed è la cosa che mi preoccupa di più, dobbiamo concentrarci sulla gara che è semplice sulla carta ma non è così. Tornando alla gara di oggi, dopo il 2-0 ci credevo da morire, ne ho passate talmente tante nel calcio che ho avuto sempre la sensazione che un gol potesse cambiare la gara, è normale che se il gol non fosse arrivato si rischiava anche di prendere il terzo. Sul 2-0 ero preoccupato ma consapevole che potevamo farcela. Il primo tempo è stato un po’ confusionario, anche se ci siamo presentati davanti la porta 4-5 volte, nel secondo tempo ci sono state azioni più continue, siamo stati molto nella loro metà campo, non ricordo un tiro in porta loro, da parte di tutti c’è la voglia di raggiungere il risultato con 5-6 occasioni da gol limpide che, sommate a quelle del primo tempo, è un belvedere. Però io penso di migliorare sotto il profilo del gioco perché non possiamo accontentarci, abbiamo l’obbligo di pensare di giocare meglio perché non dobbiamo dimenticare che siamo l’Italia, dobbiamo pensare in grande. Sono molto contento della reazione dei ragazzi, meritano un risultato così importante perché so che ci tenevano. Ultimamente abbiamo dei problemi sulle palle aeree. Fino ad un po’ di tempo fa non subivamo gol di testa, nelle ultime partite stiamo soffrendo molto, sicuramente dobbiamo registrare qual cosina. Mi prendo le mie responsabilità per le palle inattive, bisogna ritrovare la convinzione di andare a trovare la palla nelle marcature a zona”.
Martedì gli azzurrini saranno di scena al Teofilo Patini di Castel di Sangro dove affronteranno Cipro.
Francesco Rapino