Partono a spron battuto gli azzurrini, tant’è che dopo una manciata di secondi Petkovic deve superarsi per dire di no a Berardi, che nell’occasione si infortuna fino a lasciare il campo dopo 28 minuti per far posto a Trotta. Un esordio sfortunato, quello del 19enne attaccante del Sassuolo, al quale fa da contraltare l’ispirazione di Belotti, che al 15′ coglie il palo esterno e al 18′, da vero one man show, si procura un rigore (Petkovic lo travolge nonostante lo stacco fosse ormai svanito) per poi trasformarlo con grande freddezza. Intervento decisivo di Bardi al 24′, che sventa sotto porta uno stacco di Milojko, poi dopo l’ingresso di Trotta gli azzurrini dilagano: al 31′ Improta gonfia la rete con un gran sinistro in diagonale, al 34′ Biraghi, con la fascia da capitano, infila una punizione dalla traiettoria ‘aliena’.
Nella ripresa, con i giochi praticamente fatti, i due ct danno ampio spazio alle panchine, e così la partita si snatura un po’, anche se l’agonismo non viene mai meno. C’è subito Verdi in campo ma è Bardi, al 5′, a salire di nuovo in cattedra su Mugosa. Al 13′ Baselli fallisce il poker dopo una mischia nell’area montenegrina, alla mezzora si fa male anche Belotti, al cui posto entra Liviero, che subito si divora una chance grande come una casa. Il Montenegro aspetta gli attimi finali per dare un senso alla sua trasferta abruzzese, sfiorando al 32′ la rete con un’incornata di Cavnic, che grazia il neo entrato Cragno, superlativo invece al 35′ nell’intercettare un sinistro velenoso di Milojko. Schiavone, uno dei tanti debuttanti, al 41′ cerca inutilmente il colpo di testa, l’Italia non concende più spazi agli avversari e chiude la partita in attacco, trovando nel recupero il poker con Trotta. E dando cosi’ la sensazione di avere ancora birra in corpo nonostante le fatiche di una stagione ancora ‘aperta’ per qualche azzurrino rimasto nel proprio club di B ancora a caccia di un obiettivo.
“Anche se era un’amichevole, era importante fare una bella gara e vincere”. Gigi Di Biagio festeggia con un rotondo 4-0 al Montenegro il suo compleanno, coccolando un gruppo che a settembre è chiamato al rush finale per la qualificazione all’Europeo di categoria. “Per intensità e giocate siamo andati meglio nel primo tempo – spiega il ct della Nazionale under 21 a Raisport – nella ripresa il ritmo e’ inevitabilmente calato ma ho visto buone cose che mi lasciano ben sperare”.
Montenegro deludente? “Sta facendo un grandissimo girone di qualificazione e probabilmente ce la fara’, aveva tanti giocatori alla prima convocazione e anche per loro era un rodaggio”, commenta il tecnico degli azzurrini. La partita di Berardi e’ durata 28 minuti per via di un infortunio: “Domenico e’ eccezionale, ha voluto giocare a tutti i costi nonostante un risentimento muscolare avuto in allenamento. Era inutile rischiare”. Insomma, Di Biagio puo’ andare in vacanza felice: “Avevo chiesto ai ragazzi di mettermi in difficolta’ e ci sono riusciti”.