Pescara (3-5-2): Pelizzoli, Cosic, Capuano, Zauri, Ragusa, Bovo, Nielsen (64’Rizzo), Brugman, Salviato, Maniero (74′ Sforzini), Caprari (79′ Politano). In panchina: Svekdkauskas, Bocchetti, Balzano, Zuparic, Di Francesco, Cutolo. Allenatore: Serse Cosmi.
Cittadella (4-2-3-1): Pierobon, Colombo, Scaglia, Pellizzer, Alborno, Rigoni, Busellato, Surraco, Lora, Piscitella (64′ Djuric), Coralli (74′ Perez). In panchina: Fasolo, Coly, Gasparetto, Marino, Di Donato, Jidayi, , Azzi. Allenatore:Claudio Foscarini.
Reti: 33′ Caprari, 63′ Rigoni
Arbitro Francesco Saia di Palermo(Di Iorio-Di Guolo)
Ammoniti: Maniero, Scaglia, Salviato, Surraco, Busellato
Per riprendersi dalla debacle di Brescia, al Pescara la facile occasione di rimanere in coda play-off contro un Cittadella in lotta per non retrocedere. Ma all’Adriatico Cosmi si ritrova pieno di defezioni e deve ricorrere allo spolverino per togliere Nielsen dallo stanzino e buttarlo nella mischia con Salviato, Capuano e Cosic. Senza nemmeno Mascara e con Sforzini oggetto ignoto, accanto a Caprari scende in campo Maniero in attacco.
Le intenzioni del tecnico perugino sono note fin da subito: aggredire, aggredire e aggredire. Il più efficace dei difensori a disposizione di Foscarini è, però, l’abritro Saia: al 16′ Maniero viene pescato ottimamente da Brugman in area, ci mette un attimo di troppo ad agganciare la sfera e, al momento del tiro, il suo piede si scontra violentemente con quello di Colombo, potrebbe essere rigore ma per il direttore di gare è, invece, fallo in attacco. Il Cittadella spremuto, però, trova buon gioco in una retroguardia pescarese non perfetta: cincischia in area Capuano al 22′, dal batti e ribatti la sfera finisce a Piscitella che cerca la rovesciata in area piccola ma non trova il bersaglio. Il gas biancazzurro circola a pieno regime: al 23′ Brugman verticalizza dai 25 metri per Maniero, il radente filtra bene ma ‘Pippo’ è giusto con lo scarpino in fuorigioco su Scaglia e il diagonale che finisce in rete viene annullato dalla bandierina di Di Iorio. I cross a raffica di Salviato fanno il paio alle spinte sulla fascia opposta di Ragusa, ma davanti a Pierobon non si presenta nessuno a ringhiare. La svolta, al 33′, è tutta dal genio di Ragusa che discende sulla sinistra creando lo spazio a suon di dribbling, poi la tocca avanti in per Caprari che sventola un sinistro dal vertice piccolo dell’area e lo manda direttamente sotto la traversa . 1-0. La superiorità non è, però, totale: su battuta a gioco fermo, Surraco viene dimenticato dalla difesa, svetta al centro tutto solo ma la sua conclusione di testa si alza sopra la traversa. Male dietro quanto bene in avanti, il Delfino va vicino al raddoppio al 36′: break di Brugman, sale sulla trequarti per accompagnare Maniero che entra dalla destra e chiude secco il tiro di destro, Pierobon si oppone con gli arti a X e salva la sua porta. Non pago, Maniero ci riprova al 37′ con una finta sul limite che lascia di stucco tre difensori e poi entra per concludere di nuovo, l’unico che non abbocca è Pellizer che recupera in extremis e riesce a intercettare in distensione. Thriller sul finale di primo tempo: l’ennesimo cross di Salviato trova nuovamente Maniero che sfonda ancora al centro e viene trattenuto da Scaglia, forse si lascia andare troppo generosamente e l’arbitro fischia, ma per ammonirlo come simulatore sotto una pioggia di fischi dell’Adriatico.
La ripresa parte con il colpo di reni del Cittadella. Prima, però, Brugman detta ancora legge in regia e detta il triangolo Caprari, Maniero però fa da ostacolo e il corto centravanti scuola Roma perde l’attimo per toccarla sul primo palo. Quindi la reazione della formazione di Foscarini: al 5’st Pellizzoli copre le spalle alla difesa distratta sulla punizione di Surraco, Scaglia viene abbandonato e incorna di potenza dai 10 metri, i guantoni respingono a pugni chiusi, poi Zauri neutralizza scagliandola in curva sud. E’ un secondo avvio-forcing per gli ospiti: al 7’st le conclusioni arrivano in serie contro la barriera biancazzurra, la scardina Lora con un mancino dalla distanza che fischia accanto al palo a destra di Pellizzoli. Prova a ristabilire il disequilibrio iniziare Ragusa, con una scorribanda al 14’st interrotto sul fondo a sinistra solo dall’ennesimo recupero disperato di Pellizer. Solo un’impressione sbagliata, arriva al 18’st il pareggio su cross dalla destra di Colombo: prima Coralli la manda sulla traversa e poi Rigoni al ribadisce in rete per l’1-1. La sorte di Cosmi cambia radicalmente: perde anche Nielsen per infortunio (entra Rizzo); di contro, Foscarini ha il vento in poppa: al 25’st Djuric disegna la palombella sul secondo palo per Lora che la spara di prima, Salviato riesce a frapporsi e salva Pellizzoli in evidente difficoltà per l’intervento. Il portierone suda freddo di nuovo un minuto dopo, causa il sinistro di Coralli che colpisce l’esterno della rete. Altrettanto terrore negli occhi del portiere patavino al 29′, quando il Pescara si risveglia e sfiora il nuovo vantaggio: Brugman, in fraseggio stretto, manda in porta Maniero che finta e poi spara contro Pierobon ma l’estremo difensore riesce a metterci un piede quasi sulla linea bianca, poi Caprari cerca di ribadire ma Alborno fa buona guardia. Cede qui Maniero, sotto il peso dei crampi, e lascia spazio all’ariete Sforzini, accompagnato al subentro anche da Politano per Caprari. La nuova coppia d’attacco non produce il necessario cambio di marcia per risalire la china: Sforzini riesce a inzuccarla solo al terzo di recupero, ma non trova ugualmente la mira giusta.
Finisce tra i fischi dei tifosi, illusi da un primo tempo ad alti livelli poi sciupato da una ripresa sottotono, indignati con le decisioni arbitrali, ormai delusi da un allenatore che aveva riportato tanta speranza per un Pescara sempre più allo sbando.