Pescara-Reggina 2-2, stop interno con l’ultima in classifica

Pescara (3-4-3): Belardi, Bocchetti, Zauri, Salviato, Rossi (26’ Ragusa), Zuparic, Brugman, Balzano, Mascara, Sforzini (77’ Maniero) , Caprari (62’ Cutolo). In panchina: Svedkauskas, Karkalis, Rizzo, Nielsen, Fornito, Politano. Allenatore: Serse Cosmi.

 

Reggina: (4-5-1): Pigliacelli, Adejo, Lucioni, Ipsa, Frascatore, Dall’Oglio, Sbaffo (72’ Fischnaller) Barillà, Dumitru (90′ Bochniewicz), Maicon (84′ Pambou), Di Michele. In panchina: Zandrini, Contessa, Di Lorenzo, Foglio, Strasser, Gerardi. Allenatore: Francesco Gagliardi.

Reti: 21’ Brugman, 23’ Di Michele, 86’ Mascara, 87’ Fischnaller

Arbitro: Roca di Foggia (Avellano-Colella)

Ammoniti: Barillà, Dall’Oglio, Fischnaller

Due volte in vantaggio, due volte rapidamente recuperato dalla Reggina. Il Pescara di Cosmi si fa fermare in casa dai granata in piena crisi retrocessione: altalenante sia l’emozione che la gara all’Adriatico. Apre i giochi Brugman al 21’, raccogliendo una respinta della difesa e fulminando Pigliacelli con un destro angolato da fuori area. Risponde dopo soli due minuti Di Michele, qualche passo in più dentro l’area, con lo stesso tiro, ma l’assist è volontario ed è di Sbaffo. Così com’è era cominciata, così prosegue la partita: colpi buoni da entrambe le parti, occasioni e nessuno che si tira indietro, anche se play-off e retrocessione semi-assicurata dettino motivazioni differenti. Velenoso il sinistro di Di Michele dai 25 metri che fanno volare Belardi all’incrocio dei pali. Altrettanto il destro a volo di Brugman al 39’, che esce di un soffio.

La ripresa non è meno animata: Masca rischia l’autogoal, Dumitru detta legge in dribbling, Di Michele continua a far penare su punizione Belardi, che rintuzza sempre. Il Pescara cerca la reazione affidandola alla mina del destro di Balzano e al supporto di Cutolo, che rileva uno scarico Caprari, per mandare più cross a Sforzini. L’ariete biancazzurro ci prova a raffica ma gli mancano sempre quei centimetri giusti. Millimetrico, invece, l’errore di Ragusa, che al 66’ centra il palo su cross di Balzano. Tanta roba per i tifosi sugli spalti, che spingono gli uomini di Cosmi a scardinare il fortino granata asserragliato a chiudere gli assalti verso Pigliacelli. Bisogna aspettare gli ultimi minuti, però, affinché il Delfino riesca a scavalcare la barriera di Gagliardi: il grimaldello è di Mascara che raccoglie l’assist di Bocchetti con una girata magica di destro. Sulle gambe per lo sforzo, i biancazzurri si lasciano beffare dal colpo di coda della Reggina, che all’88’ riacciuffa il pari con Fischnaller, lasciato colpevolmente libero di staccare di testa su punizione di Belardi. Un’ingenuità che costa 2 punti alla squadra di Cosmi, incapace di sfruttare anche i 5 minuti di recupero e condannata ai fischi dell’Adriatico, deluso dalla squadra sciupona.

Un brutto colpo per Cosmi, lanciato fino alle 15:00 di oggi verso la zona play-off. Battuta d’arresto vera e propria, nonostante il punto guadagnato, considerata la posizione di fanalino di coda della Reggina. La difficoltà maggiore, ora, sarà evitare il contraccolpo psicologico e schivare le frecce delle polemiche.

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