Pescara (3-4-3): Belardi, Capuano, Bocchetti (75’ Sforzini), Zauri, Rossi, Brugman, Zuparic (84’ Rizzo), Balzano, Ragusa, Maniero, Politano (80’ Cutolo). In panchina: Pellizzoli, Kabashi, Fornito, Selasi, Piscitella, Padovan. Allenatore: Pasquale Marino.
Empoli: (4-3-1-2): Bassi, Hysaj, Tonelli, Rugani, Barba, Signorelli, Valdifiori, Croce, Pucciarelli, Tavano (54’ Pratali), Maccarone (86’ Mchelidze). In panchina: Pelagotti, Accardi, Romeo, Castiglia, Ronaldo, Verdi, Shekiladze. Allenatore: Maurizio Sarri.
Reti: 19’ Tavano (rig), 52’ Ragusa, 72’ Pucciarelli
Arbitro: Gavillucci di Latina (Melloni-Ranghetti)
Espulso: Tonelli
Ammoniti: Balzano, Tonelli, Zuparic, Pucciarelli, Politano
Altalena di emozioni all’Adriatico per l’ultima partita del 2013. Il Pescara, a caccia della sesta vittoria consecutiva, parte subito forte contro l’Empoli e dopo soli 10 minuti ha già un opportunità clamorosa sulla testa di Maniero: Politano fa il lavoro preparativo sulla sinistra e la mette dentro ottimamente, il bomber biancazzurro va a botta sicura ma trova la respinta di Bassi, prova anche a ribadire a porta spalancata ma centra maldestramente il palo. La risposta toscana non trova spazio tra le composte maglie adriatiche, ma al 19’ è Balzano a trattenere ingenuamente Pucciarelli sul triangolo fulmineo in area con Tavano e regala il calcio di rigore agli avversari. Va Tavano sul dischetto ma Belardi indovina l’angolo alla sua sinistra e riesce a respingere, Tavano è altrettanto fortunato a ritrovarsi la sfera sui piedi per ribadire e passare in vantaggio. 0-1. Veemente la reazione del Delfino, con Ragusa che al 24’ salta chiunque si trovi davanti sulla fascia sinistra e scarica dal fondo per Brugman, ampio lo spazio per affondare in area ma viene preferito il tentativo dalla lunetta che termina malamente al lato. L’Empoli sguazza nello sbilanciamento offensivo dei biancazzurri in cerca di pareggio e al 27’ Belardi miracoleggia ancora: inzuccata a colpo sicuro di Rugani, che sfugge alla marcatura su battuta di Valfidiori da calcio d’angolo, palla piazzata ma il portiere pescarese si salva in due tempi e tiene minimo lo svantaggio. All’intervallo si arriva con il Pescara nervoso e la squadra di Sarri brava a gestire il vantaggio senza rischiare.
La ripresa, invece, si apre con i fuochi d’artificio. In due minuti, Ragusa costringe Bassi ad uscire dai pali e Politano lo fa tremare con una conclusione dal limite: il piede di Marino è a tavoletta sull’acceleratore e al 4’st Tonelli tira troppo bruscamente il freno a mano con un fallo da dietro su Maniero. Il difensore empolese era già ammonito e viene espulso da Gavillucci, lasciando al Pescara il vantaggio numerico per tutto il secondo tempo. Per i biancazzurri è un’iniezione di adrenalina, l’ago è nelle mani di Ragusa che al 6’st punge ancora Bassi sul primo palo ma la parata di risposta è super. L’estremo difensore ospite, però, capitola un minuto dopo: Rossi illumina la strada con un tracciante per Ragusa che, stavolta, trafigge Bassi in uscita. 1-1. Pareggio ritrovato, il Pescara placa il suo ardore e tiene in mano il pallino del match, l’Empoli sfrutta la situazione abbassando il ritmo, e la spunta al 28’st proprio mentre la squadra di Marino traccheggia nella propria metà campo: Maccarone inventa scavalcando la difesa, Croce prende palla, campo e velocità sull’ultimo quarto a destra, dal fondo scaglia un traversone tesissimo in area piccola, Pucciarelli brucia tutti in rapidità e devia alle spalle di Belardi. 1-2. Al Pescara resta solo il forcing per non ritrovarsi a mani vuote e al 33’st perde di nuovo Croce in fuga ma la sua finalizzazione viene respinta in extremis da un difensore. In avanti è Maniero a dannarsi l’anima per agguantare almeno il pareggio, a tre minuti dal 90’ è più veloce di tutti a raggiungere uno dei tanti palloni vaganti sul limite dell’area empolese, il destro potente è però fuori bersaglio. Il recupero assegnato è di ben 5 minuti, tutti di fuoco, una pressa il Pescara a ridosso della porta della squadra di Sarri che riesce a rintuzzare fino all’ultimo secondo. L’unico tra i toscani a pizzicare è il fresco Mchelidze, entranto allo scadere per Maccarone: bruciante la sua fuga al 41’st, esplosivo il tiro dal limite, millimetrico il fallimento: la palla esce di un soffio. All’ultimo istante è Balzano a lanciare la palla alla disperata dalla trequarti nella mischia, dal mucchio stacca imperioso Maniero che si avvita e la colpisce di testa con tutta la forza che gli rimane in corpo, Bassi è in ritardo sul tuffo ma la palla sfila sul fondo accarezzando il palo.
Sciupata l’occasione di agguantare il secondo posto, ripreso in solitaria proprio dall’Empoli. Il Delfino frena dopo 5 vittorie consecutive e chiude l’anno con un quarto posto che a inizio stagione sembrava un miraggio.
Daniele Galli