La squalifica di Zulli è stata ridotta di sei mesi e l’ammenda portata a 700 euro. “E’ una parziale vittoria che dimostra le nostre buone ragioni”, ha detto Zulli, “ma non posso ancora ritenermi soddisfatto, anzi, cosi sembra una cosa a metà fatta solo per tenerci buoni. Una cosa all’italiana, insomma. Per questo faremo ulteriore ricorso alla Corte di giustizia federale dove chiederemo una ulteriore e più sostanziosa diminuzione della sanzione. Non ho mai colpito l’arbitro e non accetto che la mia immagine venga danneggiata”.