Siena (5-3-2): Lamanna, Dellafiore, Giacomazzi, Feddal, Angelo, Pulzetti (67’ Spinazzola), D’Agostino (46’ Rossetti), Schiavone, Milos, Rosina, Paolucci. In panchina: Farelli, Crescenzi, Scapuzzi, Bonifazi, Mannini, Camilli, Matheu. Allenatore: Mario Beretta.
Pescara (3-4-3): Belardi, Zauri, Schiavi, Capuano, Balzano, Zuparic, Brugman, Rossi, Politano (85’ Mascara), Maniero (79’ Sforzini), Ragusa. In panchina: Pigliacelli, Frascatore, Piscitella, Cutolo, Bocchetti, Cosic, Kabashi. Allenatore: Pasquale Marino.
Reti: 14’Ragusa (P), 20’ Politano (P), 30’ Giacomazzi (S), 55’ Maniero (P)
Arbitro: Fabbri di Ravenna (Pegorin-Ceccarelli)
Ammoniti: Milos, Pulzetti, Feddal, Balzano, Giacomazzi
Dimenticata la parentesi oscura della Coppa Italia, il Pescara va a Siena per allungare la striscia positiva che lo vede imbattuto in campionato da un mese e mezzo. Posizione speculare per i toscani che inseguono il Delfino a un solo punto per contendersi la zona play off. Marino si affida ad un attacco senza senatori e i tre ragazzi lì davanti gli danno ragione. Ragusa ci mette solo due minuti per far spaventare il portiere di casa, ben servito da Brugman, ma manca la porta. A contenere la vivace controparte è il buon filtro sulla mediana, e prima del quarto d’ora arriva il vantaggio pescarese. Il merito è tutto di Maniero, che difende con i denti la palla sul lato corto a sinistra dell’area di Lamanna, vince il duello con Giacomazzi per servire al meglio Ragusa, sua la battuta potente a rimorchio dai 16 metri che non lascia scampo al portiere senese al 14’. Il proficuo trittico giovanile si completa al 20’ con il raddoppio di Politano: fa tutto da solo, si accentra dalla destra e sgancia un mancino dal limite che si insacca all’angolino basso a destra. 0-2. La squadra di Beretta rimane frastornata e non riesce a scardinare l’ordinata difesa abruzzese che protegge con i denti l’accesso alla propria area ma, alla mezzora, da un corner di D’Agostino le cose cambiano: raccoglie al centro Pulzetti, l’uomo sul palo respinge poi Giacomazzi ribadisce in rete, tutto il Pescara si lamenta per il tocco di mano di Pulzetti ma l’arbitro Fabbri convalida l’1-2. Non ci sta capitan Balzano che, sospinto dalle cariche sulla destra di Brugman, gira una frustata da fuori poco dopo: la palla taglia l’area vuota ma si perde di poco sul fondo graziando Lamanna che vola plastico. La reazione casalinga per agguantare il pari è facile da contenere per un Delfino in ottimo stato mentale e fisico che arriva agevolmente all’intervallo in vantaggio.
La mossa di Beretta a caccia di rimonta è l’inserimento di Rossetti a inizio ripresa, punta in più per l’attacco al posto di D’Agostino. Tre volte vincente, però, il reparto offensivo di Marino che al 10’st segna la terza rete: mancava solo Maniero, imbeccato da una verticalizzazione di Balzano che sorprende la difesa toscana, il bomber biancazzurro la raccoglie in scivolata acrobatica per buttarla dentro al volo con l’interno del piede destro. 1-3. Con la vittoria in tasca il Pescara in scioltezza: Siena prevedibile e lento, rapidissimo invece il contropiede di Brugman al 19’st per lanciare Ragusa verso la porta e la doppietta, ma a fermarlo è la segnalazione di offside. La Robur non riesce nemmeno ad accenarlo il colpo di coda mentre Ragusa arriva nel recupero insistendo ancora con le fughe verso Lamanna. Dalle parti di Belardi i palloni arrivano solo a distanza siderale e il portiere pescarese non si sporca nemmeno la maglia.
Escluso il criticato goal incassato, il Delfino gioca una gara perfetta: concreta, ordinata, vince e convince e tiene la classifica, ormai in scia della testa. Sette i risultati posiviti inanellati: quanto basta per ridurre a lontano ricordo le dure polemiche della prima parte di stagione. Ora c’è il derby con il Lanciano-rivelazione: la vittoria certificherebbe la svolta definitiva.
Daniele Galli