RAVENNA: Tartamella n.e, Hairston 13, Smith 18, Montano 5, Jurkatamm 9, Cardillo 1, Marino 21, Masciadri 6, Rubbini, Gandini 12, Baldassi n.e, Montgiani n.e. Coach Andrea Mazzon
ROSETO: Giordano n.e, Person 7, Cocciaretto n.e, Ianelli, Penè, Nikolic 2, Eboua 9, Bayehe, Sherrod 19, Akele 19, Pierich n.e. Coach Germano D’Arcangeli.
ARBITRI: Brindisi, Raimondo, Aydami
Note: parziali 20-17, 36-32, 59-48, 85-72. Tiri da due Ravenna 18/30, Roseto 22/45; tiri da tre 10/23, 5/23; tiri liberi; 19/24, 13/22; rimbalzi 28 (23+5), 34 (17+10)
Il Roseto Sharks esce sconfitto 85-72 dal Pala De Andre contro l’OraSì Ravenna che riesce anche ad invertire a proprio favore la differenza canestri nello scontro diretto (all’andata i biancazzurri vinsero di 11 punti): un elemento che potrebbe premiare non poco i ragazzi di Mazzon in caso di arrivo a pari punti. Non è stata una bella partita, con le soluzioni offensive dei padroni di casa che hanno funzionato a sprazzi ma sono bastate per avere la meglio sui rosetani, nelle cui fila si è sentita parecchio l’assenza di capitan Pierich.
LA CRONACA
Sherrod firma il primo canestro della gara, ma Ravenna ritrova prontamente la parità con due liberi di Gandini. Ancora a segno Sherrod ma dall’altra parte arriva la bomba di Tommaso Marino che permette all’Orasì di superare il 3’ in vantaggio 6-4. L’ex Smith va prima a bersaglio per la prima volta e poi favorisce la seconda tripla di Marino: i padroni di casa volano sul +7 costringendo D’Arcangeli a chiedere un time-out. Il coach biancazzurro sembra inizialmente riuscire a scuotere i suoi, che tornano a colpire con Sherrod e Person; poco dopo però i ragazzi di Mazzon riprendono la loro marcia, scappando addirittura fino al 19-8. Battute finali della frazione favorevoli agli Sharks, che chiudono comunque i primi 10’ sotto 20-17.
Un siluro dalla lunga distanza permette ai biancazzurri di impattare, prima di naufragare sotto i colpi del quintetto locale, che mette a referto sedici punti consecutivi. Roseto però improvvisamente si sveglia dal lungo torpore, interrompendo un interminabile black out durato sette minuti e replicando al pesante assolo romagnolo con un rabbioso contro parziale di 0-12, che manda le due squadre all’intervallo sul punteggio di 36-32.
Ravenna rientra dagli spogliatoi più in palla rispetto ai biancazzurri, scappando ancora una volta: 50-39 al 25’. La gara è tutt’altro che divertente ma una pregevole azione penetrazione conclusa con un violento schiaccione da Eboua risveglia quei spettatori in procinto di addormentarsi. L’Ora sì però allunga nuovamente sul +13. Gli ospiti falliscono la bomba del possibile -8 con Nikolic, al contrario di quanto fa sul capovolgimento di fronte Marino. Roseto conclude la terza frazione con undici lunghezze da recuperare, sul 59-48.
Due liberi di Nikolic ed un canestro di Akele permettono ai biancazzurri di ridurre il gap ma il solito Marino inchioda l’ennesima tripla del suo match. Cinque punti di fila di Hairston portano il risultato sul 67-54 al 35’, costringendo poco prima D’Arcangeli a chiamare time-out. Marino non si ferma più e colpisce ancora da tre punti, così come fa poco dopo Paul Eboua. Smith, fino a quel momento in ombra ed autore di soli sei punti, esce dal letargo: notizia terribile per Roseto, già pesantemente sotto nel punteggio. Lanciati dalle parabole vincenti del grande ex della gara, i romagnoli chiudono il discorso per la vittoria fuggendo sull’80-59 a meno di 2’ dalla fine; sembrerebbe essere messa al sicuro anche la differenza canestri nello scontro diretto ma così non è.
L’OraSì comincia ad essere imprecisa dalla lunetta, con Marino e Smith che realizzano solo la metà dei sei liberi a loro disposizione; dall’altra parte Roseto comincia a trovare il bersaglio con una certezza regolarità, garantendosi anche seconde possibilità con i rimbalzi offensivi. Negli ultimi 10 secondi, sull’83-69, gli Sharks potrebbero cercare la bomba per impattare nella speciale “partita nella partita”, ma preferisce trovare due punti certi con Akele. Marino questa volta è impeccabile dalla linea della carità, trovando un fondamentale 2/2. Nel successivo viaggio in lunetta, Akele segna il primo tiro e sbaglia volutamente il secondo, cercando un tap-in allo scadere senza riuscirci. Il match termina così sull’85-72.