Novara: Kosicky, Perticone, Ludi (46’ Mori), Bastrini, Pesce, Lazzari, Buzzegoli, Rigoni, Marianini, Rubino (77’ Comi), Gonzalez. In panchina: Tomasig, Poroutidis, Salviato, Katidis, Faragò, Genevier, Josipovic, Iemmello. Allenatore: Alessandro Calori.
Pescara: Pigliacelli, Capuano, Cosic, Zauri, Balzano, Brugman, Rizzo, Frascatore (73’ Bocchetti), Ragusa, Maniero (87’ Padovan), Mascara (75’ Politano). In panchina. Pellizzoli, Schiavi, Cutolo, Viviani, Zuparic, Kabashi. Allenatore: Pasquale Marino
Arbitro: Pinzani di Empoli (Gava-Lo Cicero)
Ammoniti: Lazzari, Frascatore, Gonzalez, Cosic
Marino sale a Novara per l’anticipo del venerdì puntando tutto su Maniero titolare al fianco di un Ragusa sempre più trascinatore, ma la prima di Alessandro Calori sulla panca piemontese costringe il Pescara a una partita di contenimento. Decisamente in mano ai padroni di casa il possesso palla, mentre il Delfino opta per l’attesa della ripartenza giusta. La grinta dei piemontesi mette a rischio Pigliacelli già al 4’: difesa a vuoto sul cross teso di Marianini, Rubini riesce a inzuccare comodamente ma c’è capitan Balzano a frapporsi provvidenzialmente sulla via della porta. La pronta risposta è di Ragusa al 7’: serpentina prepotente in area e destro secco che, però, incappa in una deviazione che deposita la palla direttamente tra i guantoni di Kosicky. Sfila così la prima frazione, con il Novara che colleziona corner e gli abruzzesi pronti alla sortita. Trovano quella giusta ancora al 25’, con una discesa centrale per portare Ragusa alla botta velenosa dai 25 metri, una freccia che punta all’angolino basso ma si tuffa a metterci la punta delle dita per deviare in corner Kosicky. Arrischia la tattica difensiva l’incerto Pigliacelli, autore di diverse uscite insicure. Alla mezzora esatta gli copre le spalle Zauri, quando Gonzales affonda sulla destra e rilascia un tiro cross, il portierino si tuffa all’avventura e il difensore di lungo corso deve intervenire col tacco, sgombrando in un sol colpo lo specchio e mettendo fuori causa Rubini pronto sul palo opposto. Si riscatta alla grande, però, il portiere biancazzurro al 43’, sulla più ghiotta e rocambolesca occasione per il Novara: Lazzari tira una sassata improvvisa dal limite, Pigliacelli reattivo respinge corto, si avventa sul pallone Gonzalez come un falco per calciare un rigore in movimento ma Pigliacelli riesce ancora ad incantarlo e a respingere con il corpo, poi accorre la retroguardia a spazzarla via per tornare negli spogliatoi a risultato neutro.
Subito, al primo istante della ripresa, un altro intervento importante del vice di Belardi: Gonzalez infrange ancora la linea di fondo a destra e piazza un cross insidioso sul palo corto, Pigliacelli si distende a terra per braccare la palla in mezzo ai pronti attaccanti novaresi. La partita cambia piega e si trasforma in un aperto faccia a faccia, ma la catena di cambi di fronte non produce granché in entrambe le aree di rigore. Si gonfia la rete pescarese al 28’st, ma la rovesciata di Rubini è in fuorigioco chilometrico e Pinzani annulla: la difesa di Marino è ben impostata per innescare l’offside. Il Novara, però, prende coraggio e dopo 3 minuti Pigliacelli replica il grande intervento coi pugni sul siluro in diagonale di Pesce dalla distanza. Deve allungarsi ancora al 40’st Pigliacelli ma non ci arriva a prendere il missile dal vertice dell’area sganciato da Gonzalez, ma per sua fortuna la palla si scosta di un metro dal palo. Solo da fuori, comunque, arrivano le conclusioni del Novara. Nel pieno dei 4’ di recupero è Rigoni a far tremare i polsi di Marino, sbucando alle spalle dei centrali difensivi e mettendo a fil di palo con la testa il campanile partito dalla destra. Il Pescara, di contro, non ha nessuna intenzione di scoprirsi ingenuamente per cercare la rete in extremis.
Si accontenta del pari il Delfino, per allungare la striscia positiva delle ultime quattro giornate e a conti fatti va bene così.
Daniele Galli
Foto: Eurosport.it