Teramo. L’andata dei play-off tra Teramo e Aprilia non conosce né vincitori né vinti: al Comunale finisce infatti con un salomonico pareggio, un risultato che lascia ancora aperte le speranze biancorosse di ottenere il pass per la finale. Venendo al match giocato sul sintetico di Piano d’Accio, questo vive di quattro situazioni fondamentali, che possono essere utilizzate a mò di “diapositive” per rappresentare e spiegare quello che avviene durante tutto l’arco dei novanta minuti.
La prima immagine è legata al pre-gara, in particolare all’assetto tattico utilizzato da mister Cappellacci. Nello specifico, il tecnico biancorosso conferma sì il 4-4-2, ma presenta diverse novità inaspettate (fuori i pilastri De Fabritiis, Coletti e Petrella, dentro le “seconde linee” Scipioni, Novinic e Olcese), delle modifiche che finiscono per stravolgere completamente l’atteggiamento ed il gioco del Diavolo. Un Diavolo che sfonda sulle fasce con facilità disarmante, ma che trova altrettanti problemi nella zona nevralgica del campo, settore in cui Valentini e Novinic subiscono oltremodo la maggior capacità tecnica di Croce e Amadio. I padroni di casa quindi spingono forsennatamente, facendo incetta di calci d’angolo (al 33esimo sono già 7!), ma alla prima vera occasione vanno sotto nel punteggio. E qui entra in gioco il nostro secondo flash: minuto 19’, Ferrari recupera la sfera sul vertice sinistro, passaggio indietro a Frigerio, da questi tocco in area per Criaco che, di tacco, smarca Croce sul filo del fuorigioco. Diagonale incrociato da posizione ravvicinata e palla all’angolo basso alla sinistra dell’incolpevole Serraiocco: 0-1 per l’Aprilia e doccia fredda per i 2500 tifosi del Teramo. Che 18 minuti dopo resta orfano anche del suo terminale offensivo più pericoloso, Andrea Bucchi: nel tentativo di controllare una palla vagante, infatti, l’attaccante ex Sant poggia male il piede e resta vittima di una distorsione al ginocchio. Al suo posto va dentro Coletti, per un Diavolo che passa, tardivamente, al 4-3-3. Il quarto e ultimo episodio, infine, arriva quando è in corso il tredicesimo minuto della ripresa. Ed è frutto di un clamoroso errore del numero uno ospite Di Vincenzo. Scipioni, incontenibile sulla fascia destra, mette un pallone sul secondo palo, la traiettoria è troppo lunga ma il portiere si impappina e a mani aperte porge a Foglia un assist al bacio: tocco a porta vuota e 1-1 in cassaforte. Sul finale di tempo, poi, Gomes e Ambrosini ci provano ma il parziale non cambierà più: il discorso qualificazione è rimandato perciò al retour match in terra laziale, in programma per il prossimo 2 giugno.
TERAMO-APRILIA 1-1
TERAMO (4-4-2): Serraiocco; Scipioni, Ferrani, Speranza, Chovet; Foglia (28’st Petrella), Valentini, Novinic (7’st Iazzetta), Ambrosini; Bucchi (42‘pt Coletti), Olcese. A disp.: Santi, De Fabritiis, Caidi, De Stefano. All.: Cappellacci
APRILIA (4-4-2): Di Vincenzo; Corsi, Mariotti, Sembroni, Frigerio; Sassano (36’pt Hanine), Croce (26’st Marfisi), Amadio, Criaco (38’Ferri Marini); Gomes, Ferrari. A disp.: Caruso, Cane, Carta, Lattanzio. All.: Favaretto
ARBITRO: Saverio Pelagatti di Arezzo
MARCATORI: 19’pt Croce, 13’st Foglia
NOTE: Spettatori oltre 2500. Ammoniti Scipioni, Ferrari, Marfisi, Iazzetta. Espulso Marfisi al 46’st per doppia ammonizione. Angoli 12-3 per il Teramo. Rec 2’pt+ 4‘st.
Francesco Graduato