Zeman non è però preoccupato, anche dopo la buona prova di domenica scorsa: “Col Novara abbiamo fatto bene, nel primo tempo, ma anche nel secondo tempo perché non volevano perdere, c’era la mentalità giusta. La squadra mi ha dato soddisfazioni per il comportamento. Nel secondo tempo si è giocato un calcio che non è mio, ma c’è stata determinazione e voglia, cosa che non c’era stata nelle rimonte subite”, ha detto oggi nella conferenza stampa della vigilia.
Sulla sfida con i marchigiani, il tecnico boemo ha poi aggiunto: “Coda sta bene, si è allenato ed è a disposizione. Per domani abbiamo quattro difensori centrali, magari non tutti al 100%. Stendardo non ha problemi fisici, Bovo sì ma ha sempre giocato con qualche problema fisico quest’anno, stringendo i denti. Mazzotta è terzo nella classifica dei terzini sinistri di Serie B, quindi tanto male non ha fatto. Da sinistra abbiamo fatto tanti gol, ma da quel lato da un punto di vista difensivo non hanno dato lo stesso apporto. Spero che ora ripetano quello che hanno fatto col Novara. Spero che la mia squadra sia più aggressiva dell’Ascoli. Cosmi lo conoscete meglio di me visto che ha allenato qui e ci avete giocato contro una finale playoff. Cerca di guidare la squadra con la grinta, è la sua caratteristica principale e cerca di trasferirla ai suoi”.
Sui fischi dei tifosi nei suoi confronti anche nella gara con il Novara, Zeman ha ribattuto: “È normale la contestazione con questi risultati, è successo anche l’anno scorso. È la squadra che deve portare i tifosi dalla propria parte, e io mi sento parte della squadra. Poi magari sono antipatico, ma non solo a chi ha fischiato”.
Tengono ancora banco le aspre polemiche con il presidente Sebastiani ed il rischio esonero sventato: “Non ho né visto né sentito il presidente – ha spiegato il boemo -. Io ho detto quello che ho fatto a fine mercato (il tecnico sabato scorso aveva rivelato di aver presentato le dimissioni lo scorso 1 settembre), ma non ci vedo niente di grave perché se ho deciso poi di restare vuol dire che ero convinto di poter fare bene. Se sono qua vuol dire che me la sento. Le parole di Sebastiani le interpreto in un solo modo, ma mi tengo tutto per me. Forse è stata fatta un po’ di confusione, quello che è successo è successo. Sono a disposizione e vorrei continuare. Poi nel calcio possono succedere tante cose. Io non devo chiarire nulla, il presidente deve chiarire cosa vuole fare”.