Un punto strappato con il cuore e con l’orgoglio. Nell’ultima giornata del girone d’andata il Pescara impone il pari al Napoli. Finisce 2-2 al PalaCercola, con i biancazzurri che sotto di due reti rimontano grazie ad una doppietta di Rescia.
Il 2-2 maturato in Campania consente al Pescara di conquistare la qualificazione alla Final Eight di Coppa, che si disputerà a marzo. I biancazzurri potranno dunque difendere il trofeo che detengono da due stagioni.
Privo di Borruto (squalificato), Wilhalm e Morgado (infortunati) e con Pietrangelo acciaccato, Mario Patriarca lancia dal 1’ il giovane Pave Mudronja, al debutto assoluto da titolare dopo aver esordito in campionato, ma a gara in corsa, nella seconda giornata ad Eboli. Il baby portiere non patisce timori reverenziali al cospetto di un PalaCercola gremito e reso ancor più carico dalla presenza, come speaker ufficiale, di Bellini, lo stesso del Napoli di Insigne, e si prodiga in ottimi interventi che mantengono la porta pescarese immacolata per tutto il primo tempo. Sul fronte opposto, la manovra biancazzurra vive di fiammate e nelle occasioni prodotte c’è sempre Espindola a dire di no. Il Pescara recrimina per un rigore non concesso per un fallo ai danni di Caputo ai più parso netto, ma il pari con il quale si va all’intervallo appare risultato abbastanza giusto.
Solo ad inizio ripresa Mudronja è costretto a capitolare, grazie ad un eurogol di Suazo che spezza l’equilibrio. Il raddoppio partenopeo arriva su uno svario biancazzurro, la firma della rete è di Andrè. Il Pescara riapre la contesa grazie ad un tocco di Rescia a metà frazione di gioco e poi la rimette di nuovo sui binari della parità grazie allo stesso argentino, bravo a concretizzare una ripartenza condotta da Salas. La partita diventa ancor più bella ed intensa, con occasioni da gol in serie su entrambi i fronti. Ma il punteggio non cambierà più. E al suono della sirena il Pescara strappa un punto pesantissimo al Napoli