Una nuova avventura che mette insieme sport e natura. E’ stata presentata questa mattina a Pescara la nuova partnership che unisce il Teramo Basket 1960 e il Wwf.
Sulla maglia della squadra biancorossa, che milita nella Serie B della Lega Nazionale Pallacanestro, infatti, campeggerà per tutta la stagione in corso il panda, simbolo della più conosciuta e diffusa associazione ambientalista a livello mondiale, con la scritta “Difendi la natura abruzzese”.
Un incontro nato dalla comune volontà di mettere insieme due valori importanti come l’attività sportiva e la tutela dell’ambiente, ma anche dal desiderio di valorizzare un territorio come quello abruzzese tra i più ricchi di biodiversità a livello europeo.
“La spinta che ha portato tanti appassionati e tifosi a mettersi intorno a un progetto ambizioso e difficile quale riportare il basket che conta nella nostra Teramo”, ha spiegato il presidente del Teramo Basket 1060, Ermanno Ruscitti, “è stata quella di voler tornare ad essere protagonisti, coinvolgendo l’intera città intorno a una identità sportiva e culturale, intesa non solo come cultura sportiva. I nostri valori sono e devono essere il rispetto e la correttezza, valori che dobbiamo applicare nella vita quotidiana e, partendo da questo assunto e fedeli al percorso che ci siamo dati, è naturale condividere il nostro progetto con una realtà importante come il Wwf da sempre pungolo e anima di un rapporto corretto con l’ambiente e il mondo che ci circonda”.
“Abbiamo accolto con grande piacere l’invito alla collaborazione del Teramo Basket 1960”, ha aggiunto Dante Caserta, vicepresidente del Wwf Italia, “richiamare l’attenzione dei tanti tifosi di uno sport bellissimo come la pallacanestro sull’importanza della difesa della natura ci è sembrato anche un ottimo modo per aiutare una regione come l’Abruzzo che ha vissuto nell’ultimo anno e mezzo momenti di grande difficoltà. La natura, se tutelata e correttamente valorizzata, può rappresentare una concreta occasione di crescita sociale ed economica per un territorio e ci è piaciuta l’idea di poterlo ricordare in tanti palazzetti sparsi per l’Italia”.