Pescara. Ennesimo colpo di mercato messo a segno dal Pescara Calcio a 5: Fernando Ariel Wilhelmè è un nuovo giocatore biancazzurro.
Capitano della Nazionale Argentina, campione del mondo 2016, protagonista assoluto nel campionato italiano tra le fila dell’Arzignano, della Marca, e dell’Asti, approda a Pescara dopo l’esperienza biennale vissuta in Portogallo con il Benfica.
Ad accogliere El Capi è un’intervista.
Benvenuto “Capi”!
Grazie per me è un piacere grandissimo poter indossare i colorii biancazzurri.
Con te è sempre più un Pescara albiceleste.
È vero in squadra si parlerà con un forte accento argentino ma se per il Pescara questa non è una novità, lo è invece per me, visto che da molto tempo nei club dove ho militato non ho avuto compagni della mia stessa nazione. Avere in squadra molti argentini ha sempre portato bene al Pescara che incarna molto bene lo spirito e la “garra” tipica di noi argentini. Spero che con me questo spirito possa ancor più rafforzarsi e contribuire al raggiungimento di obiettivi importanti.
Torni da un’esperienza importante in Portogallo, cosa ti porti dietro ?
Sono stati due anni molto belli, dopo la lunga esperienza italiana mi sono trovato alle prese con un mondo tutto nuovo e tutto da scoprire. Mi porto dietro la fortuna di aver vissuto insieme a tante belle persone e la conoscenza di un paese di grande storia e fascino. Il campionato lusitano non è molto competitivo, restringendosi la lotta per il titolo a un numero ristrettissimo di squadre. Situazione ben diversa rispetto all’Italia, come spesso commentavo con altri giocatori provenienti dal campionato italiano. Qui se non sei ben preparato rischi di perdere punti con tutti. Per questo tornare in Italia sarà per me una nuova sfida molto stimolante.
Sei l’ultimo tassello, per ordine di tempo, di un organico costruito per battersi su molti fronti. Cosa ti senti di poter dare a questa squadra ?
Ci saranno tante competizioni, tutte importanti e molto stimolanti. Ci saranno tante partite e tante occasioni per soddisfare le ambizioni di una società che ha sempre tanta fame di vittorie. Quello che potrò dare è la mia voglia di vincere che nel Pescara è già un sentimento generale ben chiaro. Alzare trofei è la cosa più bella che c’è e io ho ancora tantissima voglia di vittorie.
Per quei pochissimi che non ti hanno mai visto giocare, puoi riassumere le tue qualità tecniche e comportamentali ?
Sono un giocatore che si disimpegna quasi sempre nella fase difensiva ma che non disdegna di puntare la porta e di realizzare qualche gol. Gioco per la squadra e a servizio dei miei compagni, cercando sempre di aiutarli al meglio, dentro e fuori dal campo. I miei compagni di squadra sono sempre stati importantissimi per me, ho imparato moltissimo da loro in tutta la mia carriera e anche qui sono certo che avrò modo di crescere grazie a loro.
Hai vinto tantissimo in carriera e soprattutto hai vinto un titolo mondiale, cosa ti ha dato quell’esperienza ?
Non può spiegare a parole cosa significhi vincere un mondiale. Dopo ti aspetti che qualcosa cambi, di essere diverso, di avere qualcosa di diverso dentro. Nel nostro caso però non mi sembra che ci siano stati in noi mutamenti sostanziali. Restiamo gli stessi, consapevoli però di aver vissuto un’esperienza straordinariamente eccitante.
Siamo alla fine di questa breve intervista, vuoi aggiungere altro ?
Voglio innanzitutto ringraziare Matteo Iannascoli che mi ha fatto sentire, dal primo momento in cui ci siamo messi in contatto, quanto mi volessero. Insieme a lui mi sento di ringraziare anche tutti quelli che ho incontrato e che mi hanno subito dato la loro disponibilità per potermi ambientare al meglio in questa nuova tappa della mia carriera di calciatore. Voglio poi mandare un saluto ai tifosi, rassicurandoli sul fatto che anche quest’anno si divertiranno e troveranno ragazzi pronti a tutto per dare loro tante belle soddisfazioni. Li invito a starci vicino e a seguirci come sempre hanno fatto in tutti questi anni, distinguendosi come grandi appassionati dei colori biancazzurri e del futsal. Un abbraccio!