SAMPDORIA (4-3-1-2): Romero; Rispoli, Gastaldello, Rossini, Costa (18’st Fornaroli); Munari, Obiang, Renan; Foggia (19’st Juan Antonio); Icardi, Pozzi. A disp: Da Costa, Volta, Laczko, Krsticic. Allenatore: Iachini
PESCARA (4-3-3): Anania; Balzano, Brosco, Capuano, Bocchetti; Nielsen, Verratti, Cascione; Caprari (23’st Sansovini), Immobile, Insigne (39’ Kone). A disp: Ragni, Zanon, Perrotta, Gessa, Maniero. Allenatore: Zeman
Reti: 17’ e 15’st Caprari, 28’ Immobile, 38’st Juan Antonio
Arbitro: Dino Tommasi di Bassano del Grappa
Ammoniti: Caprari, Nielsen, Anania, Cascione
Il Pescara torna in Serie A, dopo 20 anni d’attesa. La vittoria a Marassi regala la promozione a Zemanlandia con una giornata di anticipo. Scoppia la festa a Genova e in città.
L’avvio della Sampdoria mette paura a Zemanlandia, chiusa da una costante pressione della squadra di Iachini. E i padroni di casa si rendono pericolosi già all’11’:sul calcio d’angolo battuto da Renan, Pozzi si avvita a deviare di testa sul primo palo, il Pescara si salva con Anania, Verratti e il legno, che mandano la sfera sul fondo. Al 17’ ancora Pozzi, che manovra tra le sbilanciate maglie difensive biancazzurre, allarga a destra per il cross di Munari che lui stesso inzucca da centro area: Anania blocca agevolmente. Ma nell’azione successiva il Pescara passa in vantaggio: fa tutto Verratti, che si riprende la palla persa dai compagni strappandola dalle gambe di un avversario sulla mediana, poi se ne va in un dribbling, imprendibile, apre sulla destra per Caprari che dal limite incrocia il radente verso il palo sinistro, Romero tocca ma non riesce a trattenere. 0-1. Tutt’altro che remissivi, i doriani contrattaccano ma si mangiano il pareggio al 26’: triangolazione sul fianco sinistra dell’area abruzzese, ottimo il filtrante in area piccola per Riccardi che arriva in anticipo su Brosco ma liscia clamorosamente la deviazione, con Anania in controtempo sull’uscita. Proprio quando i liguri tornano in fase positiva, Romero fa harakiri e regala il raddoppio al Pescara: dopo un innocuo retropassaggio di Gastaldello, il portiere argentino si avventura palla al piede con Immobile nei paraggi, il bomber riesce a toccare il tentativo di rinvio e la manda sul palo e poi nel sacco per il raddoppio al 28’, con la 28esima rete stagionale. La prima frazione non finisce senza ulteriori emozioni: al 44’ Riccardi prolunga la ripartenza per vie centrali mandando Pozzi sulla sinistra dell’area, solo Anania rimane prima della porta ma l’intervento basso atterra la punta blucerchiata, e per Tommasi è calcio di rigore. Sul dischetto va lo stesso Pozzi che tira sull’esterno del palo e manda la palla sul fondo, sciupando l’occasione per tornare in partita.
La ripresa si avvia con un rewind: calcio d’angolo al 6’st, sempre Renan dalla bandierina, nel mucchio Anania colpisce con i pugni ma la palla rimane lì, per Pozzi che stoppa di petto e conclude a rete, ma trova ancora una volta Verratti ad opporsi sul palo. Il rovescio di fronte è una ripartenza rapidissima di Caprari, che sgroppa sulla fascia destra e dalla trequarti sventaglia magistralmente per Insigne, sulla parte opposta dell’area, dove incorna potentemente la palla dritta sotto la traversa, ma la manona di richiamo di Romero riesce a deviarla alta. Vuole chiudere i giochi-promozione il Pescara, e sale di ritmo, mentre Insigne sale in cattedra: finta e contro finta al 13’st, rientrando dalla sinistra sul fondo dell’area avversaria, Gastaldello messo a sedere e conclusione di destro a rientrare, ma Romero riscatta il primo tempo con un’altra deviazione provvidenziale. Terza rete rimandata di soli 2 minuti, illuminata dal genio di Insigne che vede il taglio di Caprari e lo serve con un profondo rasoterra di 20 metri, l’attaccante romano serpeggia in area, resiste a due difensori e punisce ancora Romero cercando l’angolino basso a destra. Lo 0-3 parla chiaro, e sulle rughe impassibili di Zeman scende una lacrima, mentre i 500 tifosi saliti da Pescara vanno in visibilio nella curva di Marassi. La testa già in festa, i biancazzurri si fanno pungere da Juan Antonio al 38’st: azione in mischia sul limite dell’area, ottimo il controllo del sostituto di Foggia che incrocia alla destra di Anania. Tutto il resto è solo conto alla rovescia per la festa promozione. IL PESCARA TORNA IN SERIE A.
Daniele Galli