È delle migliori l’avvio della squadra di Colini, ieri sera in tribuna e sostituito per l’occasione da Marcio Forte e Daniele Di Vittorio. Biancazzurri concentrati e con un piano tattico preciso: pressare alto nel tentativo di rubar palla nelle zone nevralgiche del campo. Il gol di Rosa non è casuale ed è il frutto di una tattica studiata ad arte per rendere dura sin da subito la gara dei Lupi. I veneti continuano a subire il gioco dei pescaresi almeno sino alla metà del primo tempo, non riuscendo quasi mai a trovare conclusioni facili. Inevitabile, però, a causa di una turnover ridotto, che il Pescara progressivamente riduca il proprio atletismo. La Luparense ne approfitta e nel finale di primo tempo in poco più di 90” rovescia il risultato, grazie ai gol in tap in di Brandi e alla deviazione a centimetri zero di Mancuso.
Il Pescara che torna dagli spogliatoi è una squadra ancora molto concentrata, per nulla rassegnata e desiderosa di giocarsi le sue carte sino alla fine. Il gol di Coco non spegne le speranze dei pescaresi, che a più riprese sfiorano la realizzazione di quella rete che avrebbe avuto il potere taumaturgico di sostenere il morale dei biancazzurri e di riaprire i giochi. I padroni di casa si limitano ad aspettare e a non scoprirsi, mostrando un cinismo tattico da squadra esperta e navigata. Mati Rosa un po’ per mera sfortuna e un po’ per la tanta fatica accumulata, in due occasioni va vicinissimo al gol. La fortuna, però, decisamente non è dalla parte dei biancazzurri. Anche la carta del portiere di movimento, giocata da Marcio Forte a 6’ dalla sirena finale, non paga ed è anzi la Lupa ad approfittare della rete sguarnita dei pescaresi, per arrotondare il successo. A nulla serve il gol di Duarte, tra i migliori dei suoi e tra gli ultimi ad arrendersi.
Gara 2 va così, come da pronostico, ai padroni di casa che avranno a disposizione ben tre match ball per cucirsi addosso lo scudetto tricolore 2017. Si tornerà a giocare, sempre a Bassano, domani sera, forse con una cornice di pubblico più ampia e consona ad una finale scudetto. È fuor di dubbio che nonostante tutte le traversie affrontate e una rosa ristretta ai minimi termini, Il Pescara ci proverà ancora. Potrebbe non bastare mai sicuro gli uomini di Colini non molleranno.
LUPARENSE: Miarelli, Taborda, Honorio, Mancuso, Foglia, Coco, Lara, Khouc, Moufaddal, Brandi, Ramon, Morassi. All. Marin (squal., in panchina Lovo)
PESCARA: Capuozzo, Duarte, Morgado, Azzoni, Rosa, Cuzzolino, Tenderini, Ghiotti, Salas, Leggiero, Chimanguinho, Pietrangelo. All. Colini (squal., in panchina Forte e Di Vittorio)
MARCATORI: 1’58” p.t. Rosa (P), 13’31” Brandi (L), 15’14” Mancuso (L), 6’42” s.t. Coco (L), 18’25” Miarelli (L), 18’45” Duarte (P), 19’57” Mancuso (L)
AMMONITI: Ramon (L), Chimanguinho (P), Tenderini (P), Coco (L), Taborda (L), Foglia (L)
ARBITRI: Francesco Nitti (Barletta), Ettore Quarti (Imperia), Alessandro Maggiore (Bologna) CRONO: Riccardo Davì (Bologna)