Gubbio-Pescara 0-2: biancazzurri devastanti, sorpasso al secondo posto

sansoviniGubbio: Farabbi; Cottafava, Benedetti, Caracciolo; Almici (28’st Buchel), Boisfer (18’st Sandreani), Obiora, Mario Rui; Guzman (38’st Löfquist); Graffiedi, Ciofani. In panchina: Raggio Garibaldi , Ragatzu, Briganti.  Allenatore. Luigi Apolloni
Pescara:
Anania; Bocchetti, Romagnoli, Capuano, Balzano(19’st Zanon),; Nielsen (40’st Gessa), Verratti, Cascione; Caprari (28’st Sansovini), Immobile, Insigne. In panchina: Soddimo, Maniero, Brosco, Cattenari. Allenatore: Zdenek Zeman

Reti: 33’st Sansovini, 43’st Insigne

Arbitro: Gennaro Palazzino di Ciampino

Ammoniti: Verratti, Romagnoli, Cascione, Gessa

 

Dopo il Padova, tocca al Gubbio di Apolloni subire la furia biancazzurra: il Pescara domina in lungo e in largo la partita con un attacco totale. Anania presente ingiustificato, ma i rossoblu riescono a salvarsi fino alla fine, quasi, grazie a una porta stregata e a un portiere magico. Poi capitan Sansovini e una prodezza di Insigne incassano i tre punti strameritati e si piazzano secondi, superando Sassuolo e Verona.

 

Il primo tempo, dopo dieci minuti di tentativi di resistenza umbra, è un assalto continuo del Pescara verso la porta avversaria: protagonista indiscusso Farabbi, portierino del ’91 all’esordio assoluto in B che sostituisce il titolare Donnarumma: è lui a salvare il Gubbio per tutto il match sotto i colpi martellanti della corazzata Zemaniana. Apre le danze al 13’ Cascione, pescato solo di testa a centro area ma la mette ampiamente sul fondo. Al 17’ Immobile protesta per la prima volta per un rigore non concesso: si insinua in area con un dribbling in mezzo a tre difensori, il contatto finale con Cottafava lo manda giù ma Palazzino non fischia. L’assalto e corale: al 18’ Caprari sciupa il lancio chirurgico di Verratti, maestosa prestazione del centrocampista pescarese, l’attaccante romano mette giù alla perfezione ma spunta la conclusione. Ritmi incessanti, e al 19’ Immobile chiede un altro rigore: botta di Nielsen dal limite respinta da Farabbi con i piedi, Immobile e ben piazzato per ribadire a rete ma c’è la spinta di Cottafava, più evidente della prima, ad impedirglielo;Palazzino opta ancora per la regolarità dell’intervento difensivo, scatenando le proteste Ciro e di Zeman. Occasioni a valanga per i biancazzurri: Cascione e Bocchetti si presentano al cospetto di Farabbi ma lo impegnano e lo graziano senza riuscire a punirlo. In gran spolvero anche Insigne, che al 25 è servito da Verratti ma cerca il numero sul limite dell’area piccola, sciupando i metri di vantaggi rubati alla linea difensiva, con il solo portiere rossoblu rimastogli davanti. Grande spunto di Carpari al 27’, dopo la discesa corale sulla destra, doppio passo e palla bassa al centro per Insigne che si libera con una finta su due uomini e conclude sulla traversa. Il terzo legno trema ancora, un minuto dopo, con una botta di Caprari dalla lunetta, il rimbalzo sulla schiena del portiere arriva sulla sinistra dell’area, dove Immobile replica la botta ma trova la manona di Farabbi, un gatto a rialzarsi da terra e negare la rete ai delfini. Quantità senza concretezza della squadra di Zeman, che al 31’ fa alla distanza minima dalla rete con Insigne: Caprari mette dentro da destra ma Lorensinho da Frattamaggiore sbaglia clamorosamente da pochi metri. I biancazzurri attaccano in massa, riuscendo al contempo a non concedere il minimo accenno di contropiede al Gubbio; Anania a riposo, quindi, mentre il giovane collega è costretto a sudare freddo fino all’intervallo. Conclusione fulminea di Insigne al 43’, mal marcato sul limite: palla a fil di palo sul fondo; stessa zolla ma il piede è il destro per Immobile che fotocopia l’amico attaccante nel minuto di recupero: sempre Verratti in regia che piazza la palla sulla piede del bomber napoletano.

 

E si riparte nel secondo tempo con lo stesso spartito, quello che suona come una campana il Gubbio: Caprari all’11’st rientra con una finta sul fianco sinistro dell’area e conclusione con un destro a rientrare che sfila di poco accanto al secondo palo. Nemmeno il tempo di arrivare sulla mediana e Caprari recupera e riparte, fino a far filtrare basso per Insigne che si gira in un lampo dal dischetto e clamorosamente centra il palo a destra del battuto Farabbi, la palla torna a sinistra per l’accorrente Immobile che la mette alta sopra la porta sguarnita e stregata per il delfino. Va in porta anche Verratti, al 17’st, con un radente di potenza tra la difesa schierata, ma l’esordio del portierino rossoblu è da incorniciare e riesce a salvarsi in corner. Il Gubbio è torchiato, sul piano del gioco e, ancor più, su quello fisico: epidemia di crampi già al 20’ per i giocatori di Apolloni, costretti a rincorrere e rintuzzare un Pescara strabordante. Alla mezzora della ripresa, appena entrato per un ottimo Caprari, squilla le trombe anche capitan Sansovini, che blocca il tentativo di ripartenza di Cottafava fiori dall’area umbra e punta Farabbi, apre il piatto destro e la palla esce ancora ad un soffio dal palo. Il paradosso della gara sta nel vantaggio, raggiunto dal Pescara sul contropiede dell’unica azione offensiva del Gubbio, cercata dalla percussione di Graffiedi: una magia estratta dal cilindro l’assist di Verratti, un loob da fuori che chiama lo schema per Sansovini, stacco imperioso sul dischetto e di testa supera il difensore nonostante l’inferiorità di centimetri, palla ancora una volta sul palo ma la freddezza del capitano lo porta a ribadirla in rete senza lasciar scampo a Farabbi, e finalmente al 33’st arriva lo 0-1. Tolto il freno, arrivano tutti i goal mangiati: Insigne si fa perdonare l’errore del primo tempo con una prodezza all’88’st, stoppa di petto il lancio dalle retrovie di Zanon e con la specialità della casa manda la palla a trafiggere il ‘sette’ per lo 0-2. Immobile, nei quattro di recupero, cerca i fuochi artificiali con una conclusione tentata da centrocampo, senza successo. Ma il successo del Pescara è garantito, stretto nel risultato per una prestazione maiuscola come quella espressa alle spese dell’impalpabile Gubbio.

 

Con il ricorso aggiudicato a favore del Padova, il Torino (vincente con il Crotone) è lontano dagli zemaniani solo due lunghezze; più ostica per il Pescara si fa la seconda posizione, incalzata da Sassuolo e Verona ad una sola lunghezza. Se la corsa alla vetta è cosa fattibile, altrettanto meno tranquilla rimane la permanenza nella seconda piazza utile alla promozione diretta in Serie A.

Risultati 37°giornata

Sampdoria-Bari 2-0 (46? Eder S, 86? Eder S)
Torino-Crotone 2-1 (3? Glik T, 38? Sgrigna T, 60? Caetano Calil rig. C)
Ascoli-Livorno 2-0 (37? Soncin A, 65? Scalise A)
Cittadella-Varese 0-1 (12? De Luca V)
Grosseto-Padova 2-2 (4? Cacia P, 36? Cacia P, 52? Sforzini G, 54? Sforzini G)
Modena-Juve Stabia 3-0 (17? Di Gennaro rig. M, 58? Cellini M, 83? Stanco M)
Reggina-Albinoleffe 1-0 (77? Ceravolo rig. R)
Vicenza-Nocerina 0-1 (47? Farias N)

Classifica

Torino 70, Pescara 68, Sassuolo e Verona 67, Padova 60, Varese 59, Sampdoria 58, Reggina 54, Brescia 53, Juve Stabia (-4) 52, Modena 48, Grosseto 47, Bari (-6) 45, Cittadella 44, Crotone (-2) 43, Ascoli (-7) 41, Livorno 38, Empoli 35, Vicenza e Nocerina 34, Gubbio 31, AlbinoLeffe 25

 

Daniele Galli


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