Virtus Segafredo Bologna – Visitroseto.it Roseto 93-66 (30-13, 15-24, 28-11, 20-18)
Virtus Segafredo Bologna: Kenny Lawson 21 (8/10, 1/3), Klaudio Ndoja 18 (2/4, 4/7), Stefano Gentile 17 (1/4, 5/7), Michael Umeh 10 (1/6, 2/5), Guido Rosselli 8 (1/4, 2/2), Marco Spissu 7 (1/1, 1/3), Gabriele Spizzichini 6 (0/0, 2/3), Andrea Michelori 5 (1/2, 0/0), Davide Bruttini 1 (0/0, 0/0), Tommaso Oxilia 0 (0/1, 0/0), Alessandro Pajola 0 (0/0, 0/0), Lorenzo Penna 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 12 / 17 – Rimbalzi: 27 6 + 21 (Kenny Lawson 9) – Assist: 26 (Marco Spissu 6)
Visitroseto.it Roseto: Valerio Amoroso 19 (3/4, 4/8), Adam terrell Smith 18 (4/11, 1/5), Brandon Sherrod 12 (6/8, 0/0), Riccardo Casagrande 7 (2/4, 1/1), Robert Fultz 3 (0/1, 1/4), Nicola Mei 3 (0/0, 1/2), Andrea Piazza 2 (1/1, 0/0), Todor Radonjic 2 (1/1, 0/1), Giovanni Fattori 0 (0/0, 0/2), Maurizio Cantarini 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 8 / 9 – Rimbalzi: 27 5 + 22 (Riccardo Casagrande 6) – Assist: 15 (Robert Fultz 4)
In caso di doppio successo davanti al proprio pubblico, i ragazzi di Di Paolantonio accederebbero alle semifinali.
I bolognesi grazie ad un sorprendente 9/10 da 3 punti volano sul 41-22 dopo 13’20”, ma i biancazzurri non hanno alcuna intenzione di darsi immediatamente per vinti, rimontando fino al -5 nelle prime battute del terzo quarto.
In conclusione di frazione, allungo decisivo dei felsinei che nell’ultimo periodo, dopo aver toccato le trenta lunghezze di vantaggio, amministrano senza alcun patema.
La partenza sembra sorridere a Roseto, che trova l’ultimo vantaggio della gara con la tripla del 6-8 firmata da Amoroso. Felsinei avanti 14-8 al 5′. Dopo il canestro messo a segno da Casagrande, la Virtus inizia a dilagare bombardando soprattutto da tre punti. Dall’altra parte si spegne la lampadina anche in fase offensiva, soprattutto con Fultz che va in confusione, non riuscendo a costruire situazione di gioco efficaci. Il primo periodo termina così sul 30-13.
La gara sembra non avere più nulla da dire per gli Sharks, soprattutto dopo che Stefano Gentile mette il siluro del 41-19. Invece da una bomba fortunosa di Amoroso prende avvio la rimonta biancazzurra. A suonare la carica è proprio l’ala campana che riesce a farsi valere sotto canestro, invitando i compagni a non mollare e ad intimorire la corazzata guidata da Ramagli. Dal 43-22 firmato ancora da Gentile arriva un 2-15 di parziale che manda all’intervallo i due quintetti sul 45-37.
C’è partita anche al rientro dagli spogliatoi, con Casagrande che trova subito il missile del -5. La Segafredo risponde prontamente con Klaudio Ndoja, fra i più positivi se non addirittura il migliore in campo nelle fila virtussine.
Seguono minuti di grande equilibrio, con il divario che oscilla fra le sette e le dieci lunghezze. 53-44 al 25′. Smith vive una serataccia nelle conclusioni dalla lunga distanza ma riesce comunque a creare grattacapi quando può penetrare nell’area pitturata. Due suoi liberi rimettono Roseto sul -7.
Sale in cattedra Lawson e i compagni iniziano a cercarlo con insistenza. Dai canestri dell’ex pivot di Recanati parte l’allungo decisivo. Dopo che Sherrod colpisce da distanza ravvicinata, nei quattro minuti successivi la Virtus torna anche a mitragliare da tre punti, trovando un 17-0 di parziale che chiude la frazione (ma anche la ‘vera’ partita) sul 73-46.
L’ultimo periodo ha ben poco da dire, con Di Paolantonio che inizia a preservare i suoi top player in vista di Gara 3 di venerdì sera. La Segafredo tocca in due occasioni le trenta lunghezze di vantaggio. Smith nel finale trova l’unica bomba della sua gara. Il match termina sul 93-66.