Giulianova, esonero De Patre: l’ex allenatore contro D’Agostino

tiziano_de_patreGiulianova. Con la squadra impegnata nel rush finale per la salvezza scoppia il caso De Patre a Giulianova. L’allenatore sostituito da Marco Tosi ha deciso di raccontare la propria versione sul rapporto con la società e il presidente Darop D’Agostino.

“Ricordo, innanzitutto, che la squadra ha sei punti di vantaggio dalla zona play out, nonostante una lunga serie di contrarietà e difficoltà: due punti di penalizzazione dovuti al ritardato pagamento di stipendi e contributi con conseguente perdita dei contributi erogati dalla lega riguardanti il minutaggio per l’impiego degli under, al quale mi sono comunque sempre attenuto nell’interesse della società; la mancanza di campi per gli allenamenti e negli ultimi tempi addirittura dello stadio Fadini per le vicende ormai note legate alle norme anti-incendio; infine una rosa di ragazzi giovanissimi nella quale i pochi giocatori esperti sono scesi in campo raramente nel girone di ritorno”.  Dopo la premessa sull’andamento della stagione tra mille ostacoli, l’ex allenatore giallorosso ricaorda che “il giovedì prima della gara Gavorrano-Giulianova, che sarebbe finita con una sconfitta per 3-0, il Presidente D’Agostino mi ha convocato per comunicarmi l’esonero. Sinceramente sono rimasto stupito ed ho chiesto spiegazioni al riguardo. Ho visto il Presidente in grandissima difficoltà nel cercare assurde motivazioni a giustificazione della sua decisione; all’inizio ha parlato di motivi tecnici ma poi ha finalmente detto la verità. Mi ha spiegato che avrebbe dovuto mandarmi via dopo la gara L’Aquila-Giulianova perché delle “persone” avevano portato denaro fresco e che queste “persone” avevano pagato parte degli stipendi e le trasferte. “Persone” che volevano il cambio dell’allenatore. L’incontro è stato breve ed alla fine il Presidente mi ha chiesto di fare un comunicato ma essendo il mio stato d’animo molto turbato ho subito rifiutato, senza neppure chiedere di cosa avrebbe dovuto trattare questo comunicato. Ho salutato educatamente e sono andato via a prendere le mie cose nello spogliatoio”.  De Patre attacca D’Agostino: “il Presidente ha avuto addirittura il coraggio di chiedermi un comunicato! Eccolo accontentato. Avrei meritato e accettato l’esonero (non per motivi tecnici) cinque mesi fa, quando ho avuto grosse divergenze con lui attaccandolo pesantemente, sui giornali, alla radio e in tv, per il suo operato ed anche a livello personale. Qualsiasi altro presidente avrebbe mandato via l’allenatore ma lui non l’ha fatto, forse perché avrebbe dovuto pagare un altro allenatore di tasca propria. Mi dispiace non aver potuto finire il lavoro che ho portato avanti con abnegazione, forza di volontà, impegno tra mille problemi e difficoltà. Voglio ringraziare le persone oneste che lavorano per il Giulianova, i miei collaboratori tecnici, i calciatori che hanno profuso grande impegno e dai quali ho ricevuto attestati di solidarietà (anche da quelli che hanno giocato pochissimo), scrivendomi messaggi che mi hanno commosso. Voglio ringraziare i tifosi che mi hanno apprezzato e sostenuto prima come calciatore poi come allenatore per la lealtà, la serietà, la forza di volontà, l’onestà, l’amore per questa maglia e la dignità, che ho dimostrato di avere anche quando il Presidente Quartiglia, a suo tempo, mi ha dato la possibilità di terminare la mia lunga carriera di calciatore con la maglia giallorossa, chiudendo anticipatamente la stagione a dicembre per problemi fisici e rinunciando ad un contratto oneroso (tanti avrebbero svernato finendo la stagione). Voglio ringraziare, infine, i giornalisti – conclude De Patre – per l’attenzione dimostrata nei miei confronti”.

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