Montesilvano. “Per l’impegno, la passione e la forza di volontà dimostrati, gli eccellenti e speciali risultati raggiunti al Mondiale di Calcio a 5 e per aver portato il nome di Montesilvano a livello internazionale”. Con questa motivazione questa mattina il sindaco Francesco Maragno e il consigliere Enea D’Alonzo hanno premiato Francesco Leocata, Simone Di Giovanni e Matteo Simoni tre speciali ragazzi montesilvanesi.
Gli atleti dell’associazione Parco De Riseis, con sindrome di down, hanno partecipato al Mondiale di Calcio a 5 in Portogallo, divenendo campioni del mondo.
Insieme a loro, questa mattina, in Sala Consiliare c’erano i compagni di squadra e il presidente dell’associazione, Ruggero Visini. “Queste sono le cerimonie che qualunque amministratore vorrebbe celebrare”, ha dichiarato il sindaco Francesco Maragno. “Diventare campione del mondo è un’ambizione a cui qualunque ragazzo aspira sin dai suoi primi passi nel mondo dello sport. Quello che consegniamo oggi è solo un piccolo pensiero rispetto alla dedizione, l’impegno, il sacrificio e la testardaggine messi in atto da questi ragazzi per raggiungere questi importantissimi traguardi”.
“Sono particolarmente orgoglioso”, ha aggiunto il consigliere Enea D’Alonzo. “Seguo da vicino questi ragazzi che si allenano gratuitamente all’interno del PalaRoma e ho avuto modo di apprezzare il loro grandissimo impegno. Grazie all’associazione Parco De Riseis e ai loro genitori questi sportivi sono riusciti a creare una realtà di eccellenza”.
I ragazzi dell’associazione Parco De Riseis, che grazie all’ASD Real Dem 1996 si allenano all’interno del PalaRoma, parteciparono la scorsa estate al Trisome Game, giochi olimpici per ragazzi con sindrome di Down. Grazie ai risultati raggiunti in quella occasione hanno ottenuto la convocazione nella Nazionale di Calcio a 5 della Fisdir (La Federazione Italiana Disabilità Intellettivo Relazionale) con la quale hanno partecipato ai Mondiali in Portogallo.
Soddisfatto il presidente dell’associazione, Visini, che ha rimarcato l’importanza dello sport “come strumento di lavoro per la disabilità. Le discipline sportive sono un supporto per aiutare i ragazzi ad acquisire controllo del corpo, equilibrio, ma ancora di più servono a favorire l’integrazione e la socializzazione tra questi ragazzi e quelli normodotati. Nella nostra associazione abbiamo tanti tipi di disabilità, per ciascuna delle quali elaboriamo uno speciale programma sportivo”.
Presente alla cerimonia anche Andrea Farabini, vicepresidente vicario della Divisione di Calcio a 5.