Pescara. Dopo l’ennesima sconfitta del Pescara, che è stato piegato 0-1 dal Crotone, i due tecnici, Davide Nicola e Zdenek Zeman, hanno analizzato l’incontro.
Queste sono le parole del Pescara, Zdenek Zeman: “Muntari l’ho lasciato in panchina perché inizialmente era squalificato, quindi tutta la settimana si è allenato da squalificato e non ha provato le cose con la squadra, quindi non si è allenato come giocatore che poteva essere a disposizione ed il sabato per me è troppo tardi per ceglierlo come titolare. Non devo puntare sui singoli anche se capisco il ragazzo. La prima decisione, quella di squalificarlo, per me è stata sbagliata. Per Muntari c’è la mia solidarietà e lo stimo anche come giocatore, ma io devo mettere in campo la gente che si è allenata bene in settimana. Oggi penso che abbiamo fatto meglio del Crotone, potevamo essere più precisi con le conclusioni, però come atteggiamento ci abbiam provato. Non riuscivamo a fare gol perché non avevamo quelle giocate che ci permettevano di entrare dentro l’area di rigore senza palla. L’impegno c’era, dopo l’espulsione di Benali dovevamo rischiare qualche cosa e non ci è riuscito. Per l’anno prossimo stiamo valutando quelli che ci sono e quelli che ci interessano. Gilardino? Non è pronto, è un giocatore che faceva la differenza, è un attaccante che purtroppo se ha fatto mezz’ora di campionato vuol dire che ha qualche problema. Naturalmente si sta allenando, si sta impegnando e quindi quando sarà pronto si vedrà. Ci sono ancora due settimane e c’è tempo per decidere per il futuro, ma ha tanta volontà di tornare in campo”.
Così il trainer del Crotone, Davide Nicola: “Nelle ultime sei partite ci sono state delle gare dove per le qualità degli avversari che incontravamo c’era maggiore concentrazione e ci si aspettava qualcosa di più. Però noi abbiamo completato il nostro processo, il nostro percorso di crescita e lo abbiamo fatto nelle ultime sei partite in maniera straordinaria. Dobbiamo continuare a pensare che domenica c’è un’altra partita molto importante con l’Udinese. È chiaro che ne mancano tre, poi magari le cose non vanno sempre come si pensa, probabilmente spesso si raccoglie dopo quello che si sta facendo ora. Secondo me noi siamo una delle poche squadre che si è dovuta sempre sudare tutto e dovunque com’è giusto che sia lo sport. Poi ci sono stati anche dei momenti in cui ci siamo persi qualcosa mentre stavamo crescendo per arrivare ad essere squadra e poter giocare contro chiunque con la stessa cattiveria e secondo me abbiamo pagato anche altre situazioni che oggi ci vedrebbero davanti a squadre che oggi ci precedono. Così non è, quindi per me non ha senso concentrarsi su queste cose, ma io ci credo perché voglio credere che le cose non vanno sempre come la gente pensa che vadano. Sono venuto in questa piazza con la consapevolezza che sarebbe stata difficile, il Crotone sta scrivendo una delle più belle pagine della sua storia. Non ci deve essere rammarico, noi siamo andati bene nelle ultime sei partite per la mole di punti che abbiamo raccolto, ma è tutto il girone di ritorno che stiamo giocando ad alti livelli e nella prima parte di campionato non davamo valore ad alcune partite dove cercavamo di vincere e perdevamo. Per una realtà come la nostra è importante dare valore anche ad un singolo punto, lo abbiamo fatto successivamente e poi c’è stata una parte dove lo abbiamo fatto ma c’è stato tolto qualcosa, questo accade alla stragrande maggioranza delle squadre. Io credo che ci stiamo comportando bene, oggi eravamo anche senza alcuni giocatori, però era una partita dove sapevamo che il Pescara se la sarebbe giocata fino alla morte, come ha fatto, e sapevamo che avremmo fatto difficoltà per poterla vincere. Sono contento anche per Tonev che ha trovato il suo primo gol in serie A nel momento più importante”.
Francesco Rapino