Teramo. Il giorno in cui vennero varati i calendari del girone F di Serie D i pronostici erano stati unanimi: Ancona e Teramo per la vetta, le altre squadre a contendersi le posizioni meno nobili della classifica. Se tutti gli esperti prevedevano un testa a testa mozzafiato, alcuni si spinsero oltre, paragonando il cammino del Diavolo ad una scalata continua, una serie di tappe con pendenze via via crescenti, un percorso che avrebbe trovato la sua conclusione proprio contro lo squadrone dorico: in breve, il 34° turno sarebbe stato l’ultimo strappo, il più duro, almeno a sentire i mammasantissima delle profezie.
Sette mesi dopo quella calda mattina di metà agosto, la realtà è molto diversa rispetto alle attese. Dopo aver superato con disarmante facilità i Tourmalet del campionato, la formazione di patron Campitelli ha davanti a sé soltanto una lunghissima discesa in picchiata. Per volare a cento all’ora verso il traguardo finale basterebbe sfruttare la posizione aerodinamica…e invece le tattiche speculative non fanno parte della mentalità del ciclista biancorosso. Per lui è importante non lasciare nulla agli avversari, anche quando gli stessi meriterebbero di ottenere una vittoria effimera: eh sì, il Diavolo è davvero un “Cannibale”, un Eddy Merckx degli anni migliori! Questo è l’unico appiglio che permette di spiegare l’immeritato 1-0 con il quale Vitone e soci si aggiudicano la stracittadina e allungano ulteriormente sulle seconde in classifica, ora distanziate di ben dieci punti. Un successo immeritato, lo ripetiamo, anche alla luce di quanto visto durante tutto l’arco dell’incontro: gli uomini di mister Calabrese, padroni di casa per modo di dire, affrontano i novanta minuti senza alcun timore reverenziale, rispondendo colpo su colpo alle geometrie del centrocampo del Diavolo. La prima frazione, quindi, offre un susseguirsi di ribaltamenti di fronte assai godibile: apre le danze Mottola (7’), risponde Ferrani (12’), controbatte Costantino (18’), la cui rete di testa viene vanificata da un fuorigioco apparso netto. I 4-3-3 messi a confronto sembrano simili, ma alla fin dei conti è quello biancazzurro il più efficace, se è vero che Ferraioli con una sberla dal limite sibila il palo di destra di Serraiocco (26’). L’analisi espressa in precedenza, però, vale fino al 33’, minuto nel quale Bucchi e Borrelli in rapida successione sfiorano la marcatura: l’imprecisione e il miracoloso salvataggio sulla linea di Antenucci evitano la capitolazione di Angelozzi. Al riposo quindi si va sullo 0-0, un risultato giusto, che premia la volontà di un San Nicolò oltremodo spigliato. Spigliato o irriverente? Probabilmente la seconda parola è quella maggiormente adatta per descrivere l’atteggiamento con il quale Colacioppo e compagni affrontano la ripresa: Costantino (55’) e Galli (73’), infatti, avrebbero sulla testa due ghiotte occasioni per far saltare il banco ma le loro conclusioni a botta sicura non finiscono in fondo al sacco per un pelo. Chi sbaglia paga, soprattutto in uno sport crudele come il calcio, soprattutto quando dall’altra parte c’è il reparto offensivo più profilico di tutta Italia. Ecco allora che i biancazzurri (in dieci dall’86’, rosso esagerato a Bagnara) subiscono il gol della capitolazione nel secondo dei quattro minuti di recupero assegnati dal mediocre Capilungo di Lecce: Chovet inventa sulla fascia sinistra, suggerimento in area per l’accorrente Bucchi che riscatta una prestazione inguardabile con un diagonale chirurgico all’angolino di sinistra. Esplode il Comunale, e con esso l’incontenibile esultanza di Big Luciano Campitelli il quale negli spogliatoi, lontano dalla telecamere, si traveste da ultras intonando un coro (“E se ne va, la capolista se ne va…”) che non ha bisogno di altri commenti. Potere di una discesa che offre una vista bellissima, quella della Seconda Divisione!
SAN NICOLO’-TERAMO 0-1
MARCATORE: 92’Bucchi
SAN NICOLO’: Angelozzi, Mottola, Antenucci, Petronio, Giuliano, Bagnara, Ferraioli (75‘De Santis), Colacioppo (82‘De Cesare), Galli (89‘Minopoli), Di Paolantonio, Costantino. A disp: Biasella, Marziani, Schiavoni, Pallitti. All: Calabrese
TERAMO: Serraiocco, De Fabritiis, Chovet, Valentini (63‘Traini), Calabuig, Ferrani, Borrelli (78‘Iazzetta), Vitone, Bucchi, Masini (78‘Arcamone), Petrella. A disp: Cappa, Ekani, Speranza, Saraceno. All: Cappellacci
ARBITRO: Marco Capilungo di Lecce (Lanotte e Falconetti di Barletta)
NOTE: Ammoniti Bagnara nel San Nicolò, Bucchi nel Teramo. Espulso all’86’ Bagnara nel San Nicolò per doppia ammonizione. Angoli 7-4 per il Teramo. Rec 1‘+4‘. Spettatori 1500 circa.
Francesco Graduato
Foto quelliche.net