Pescara condannato a cedere il gradino più alto del podio al Torino. Nonostante la vittoria di ‘Zemanlandia’ sul Cittadella e il pesante 4-1 incassato dai granata ad opera del Verona durante il posticipo di lunedì sera, il Torino torna capolista grazie alla decisione del giudice sportivo relativa alla partita Padova-Torino del 3 dicembre scorso.
In quell’occasione la partita fu interrotta ripetutamente e poi definitivamente alla mezzora del secondo tempo dopo che lo stadio Euganeo rimase al buio per un black-out: l’arbitro sospese il match, portato a termine il 14 dicembre con il risultato finale di 1-0 per i padroni di casa. Immediato il ricorso da parte della società granata, al quale seguirono le perizie della Procura federale. Alle 10:00 di oggi il verdetto, basato sulla relazione del perito incaricato, il professor Santini: tutte le accuse ricadono sull’addetto all’illuminazione dell’Euganeo, Osvaldo Mazza, e per responsabilità oggettive al Padova. Dopo il primo black-out, causato da un’interruzione di corrente sulla rete Enel, Mazza non avrebbe fatto ricorso ad un gruppo elettrogeno di emergenza, ripristinando invece la rete Enel che, ad ogni ripristino dell’illuminazione, subiva un immediato calo di tensione e i relativi black-out che hanno portato alla sospensione della partita. Solo dopo il rientro delle squadre negli spogliatoi, invece, si è ricorso all’alimentazione d’emergenza, che ha permesso il funzionamento delle luci per varie ore.
Una condotta che ha portato al 3-0 a tavolino per il Torino, che si riporta quindi a 62 punti in classifica, un punto sopra il Pescara. Ma non si farà attendere il controricorso del Padova: biancazzurri in trepidante attesa, con la testa al posticipo contro il Brescia per continuare la scalata alla vetta.
Daniele Galli