Ma andiamo con ordine. La Nova Basket Campli quest’anno è partita con un roster che avrebbe dovuto conquistare una comoda salvezza, ma prima il forfait di Moretti e poi la lunga assenza di Di Carlo hanno rovinato, e non poco, i piani della squadra farnese. Infatti dopo una partenza brillante, pian piano si è persa durante il campionato e per un lungo periodo ha smarrito la via della vittoria. Tutto questo periodo è coinciso con una sospensione degli allenamenti di circa un mese dopo la sosta natalizia, a causa dell’emergenza neve-terremoto che ha flagellato l’Abruzzo. Dopo questo brutto periodo i disagi logistici sono continuati e la squadra è parsa nelle sue uscite molle e senza un’idea di gioco.
È a questo punto, durante la fase ad orologio, quando è iniziato a prospettarsi l’incubo play out, che per dare una sterzata alla situazione che ha visto la squadra farnese incappare in tante sconfitte, la società ha deciso dolorosamente di sostituire coach Ialacci e di ingaggiare il giovane e preparato coach lancianese Benedetto Salomone. Purtroppo con l’imminente arrivo del nuovo coach altre due tegole sono arrivate per la formazione biancorossa: la prima è stata la decisione della Fip di sospendere tutti i giocatori extrcomunitari del campionato (un vero mistero che ad oggi non è stato ancora capito da nessuno, dopo i tesseramenti completati dalla Fip stessa in estate e di cui abbiamo già polemicamente parlato nei precedenti comunicati…), che ha portato anche a bloccare il nostro centro serbo Dusan Kostic, a detta di molti uno dei migliori pivot del campionato e ha privato la Nova di uno dei tre giocatori più rappresentativi della propria squadra.
La seconda tegola subito dopo è caduta sulla testa della formazione camplese. Come se non bastasse, la sfortuna ha colpito ancora i biancorossi, che a ridosso dei play out hanno dovuto fare i conti con l’ennesimo infortunio della stagione del playmaker Giovanni Di Carlo (stiramento ad un polpaccio). Così la Nova si è presentata decimata nella prima serie di play out contro Pineto e dopo aver sfiorato l’impresa in gara 1 sul campo degli adriatici, i ragazzi di coach Salomone hanno alzato bandiera bianca anche in gara 2 sul proprio campo rimandando ogni discorso di salvezza al secondo turno di play out contro Sulmona. La serie contro i peligni è stata molto dura e chiusa solo in gara 3 da Alleva e compagni. In gara 1 non c’è stata storia E i ragazzi di Salomone sono partiti subito forti e concentrati chiudendo la partita già nel terzo quarto e concludendo l’ultimo tempo sul +18. Gara 2 purtroppo è stata “gettata” al vento dai farnesi, quando ad 1’50’’ dalla fine, sul + 6 ha subito tre canestri consecutivi dai padroni di casa che incredibilmente hanno portato la serie alla decisiva gara 3. L’ultima partita della serie, giocata sabato 29 Aprile, è stata la partita del cuore per la Nova, forse la più difficile da affrontare in tre anni dalla nascita di questa società. Uno di quei dentro o fuori che hanno portato i ragazzi a non dormire sonni tranquilli e coach Salomone a studiare le misure per evitare una retrocessione in serie D che avrebbe avuto il sapore amaro di una beffa clamorosa.
La partita si è giocata nella palestra scolastica di S.Onofrio, strapiena e rumorosissima già un’ora prima della palla a due con la presenza di tutti i ragazzi e genitori del settore giovanile Nova e appassionati vari. Dopo un inizio a rallentatore da parte di entrambe le squadre, nervose per l’importanza della posta in palio, la partita è filata via in equilibrio con i canestri di Di Carlo e Palantrani da una parte e Marzoli e Silvestri dall’altra, con la Nova, anche se con poco margine, sempre avanti nel punteggio. Nel terzo quarto sempre grazie a Di Carlo i padroni di casa hanno cercato di scappare sul +9 ma Sulmona non ne ha voluto sapere di mollare ed è rimasta sempre a stretto contatto. A 4’ dalla fine della partita prima tanta sfortuna per i farnesi che hanno perso ancora una volta per infortunio muscolare Di Carlo, poi lo sbandamento tremendo che a 2’ dalla sirena ha visto Sulmona portarsi sul + 4 grazie ad un incontenibile Silvestri, prima della sua uscita per raggiunto limite di falli.
Nel minuto successivo, grazie alla freddezza di Ferrari e Alleva prima si è arrivati prima ad impattare la partita e poi ad andare sul + 3 con una bomba di Palantrani. Ma Sulmona è stata ancora brava a crederci e a recuperare con Marzoli. Si è entrati così negli ultimi 20” con la Nova che prima ha trovato il + 2 ma dopo il timeout ospite è successo quello che nessuno si sarebbe mai aspettato: anticipo bucato dalla difesa farnese e bomba (primo ferro e palla che si impenna sul canestro ed entra) del non atteso Maiorano per il 66-67 Sulmona che ha lasciato di stucco la Nova. Coach Salomone subito è ricorso al time out per organizzare un ultimo attacco a 10” dalla fine. L’ultima azione dell’anno ha visto Federico Nolli, dopo una rimessa, servire Palantrani che dopo due palleggi, arresto e tiro ha trovato uno splendido ultimo canestro a 2” dalla fine che ha mandato in visibilio tutta la palestra. Grande apoteosi finale in campo tra champagne e gavettoni, si è brindato a lungo alla Nova che ha conservato con un grandissimo cuore la serie C Silver.