L’Aquila. La terza sezione penale della Cassazione ha accolto il ricorso presentato dall’imprenditore Massimo Mancini, all’epoca dei fatti socio e membro del C.d.A. dell’Aquila Calcio, contro il provvedimento emesso dal Tribunale del Riesame dell’Aquila che aveva rigettato la richiesta di riesame, da parte dello stesso imprenditore, nell’ambito del sequestro preventivo per l’omesso versamento dell’I.V.A. nell’anno 2014 per la società calcistica.
Era stata la guardia di finanza su disposizione della magistratura a sequestrare per equivalente la somma di 400mila euro, ai danni del presidente, Corrado Chiodi, e dello stesso Mancini.
La Cassazione ha annullato con rinvio il rigetto: ora lo stesso riesame dovrà fissare la nuova udienza. I difensori dell’ex vice presidente dell’aquila calcio, il professor Luca Marafioti del foro di Roma, e l’avvocato Dario Visconti del foro dell’aquila, avevano lamentato l’erroneità della decisione del riesame.
“Bisogna attendere la motivazione, ma si tratta certamente di una tappa importante nel cammino che porterà alla dimostrazione dell’assoluta insussistenza di qualsiasi responsabilità da parte di Massimo Mancini nella vicenda – ha spiegato Marafioti.