Sono stati rimessi in libertà in attesa del giudizio il dirigente italiano Nobile Capuani, i due tecnici e i due giocatori dell’Eldense attestati all’inizio della settimana nel quadro dell’inchiesta sulla presunta combine nella partita del 12-0 con il Barcellona B di sabato scorso.
I cinque – oltre a Capuani, l’allenatore italiano Filippo di Pierro, il tecnico Fran Ruiz, i giocatori Mickey Fernandez e Nico Chafer – restano indagati per i presunti reati di associazione illecita e corruzione fra privati ha precisato il tribunale superiore di giustizia di Valencia.
I tre spagnoli non possono lasciare il territorio nazionale, i due italiani uscire dall’Ue. Secondo le riscostruzioni della stampa spagnola dietro alla presunta partita truccata con il Barca B, capolista della Segunda B (l’Eldense è ultimo e sicuro della retrocessione), ci sarebbe il mercato delle scommesse clandestine in Asia, e la mafia calabrese e cinese.
I cinque arrestati si sono dichiarati innocenti. Capuani ha detto a radio Cadena Cope di “non avere niente a che vedere con il crimine organizzato: lo giuro sui miei figli”.
“E’ un incubo: sono sicuro di non avere nulla a che fare con questo” ha affermato anche di Pierro. Secondo la stampa spagnola cinque partite, compresa quella contro il Barca B, sarebbero state truccate per favorire le scommesse illegali sul calcio in Asia.
Il primo incontro falsato dai giocatori dell’ Eldense sarebbe stato quello con il Villareal B del 18 febbraio scorso, vinto 4-0 dal ‘sottomarino’. Sul risultato, secondo Cope, ci sarebbero state scommesse da fra 200mila e 500mila euro organizzate da ‘ndragheta e mafia cinese.
Il club alicantino, di cui la prima squadra è stata sospesa domenica per decisione del presidente, ha ripreso gli allenamenti sotto la guida del nuovo tecnico Roberto Campillo in vista della prossima partita di campionato, con 11 giocatori titolari e 11 della formazione giovanile e del vivaio.