L’Amatori perde la sfida contro l’Olimpia Matera, cedendo 69-76 alla fine di una partita con mille sfaccettature.
Pescara, nei primi due quarti, rimane praticamente nello spogliatoio, andando all’intervallo in svantaggio di diciassette punti. Eppure, nel terzo quarto, trova la forza di riaprire il match con un favoloso parziale di 19-2 che ristabilisce la parità. Nell’ultimo tempino, però, sono gli ospiti ad avere maggiore lucidità: l’enorme talento materano viene fuori mentre l’Amatori si rivela un po’ frettolosa e troppo imprecisa nelle conclusioni.
Gli ospiti hanno avuto percentuali migliori al tiro e hanno comunque raccolto più rimbalzi. Pescara ha tirato con il 28% del campo, troppo poco per avere ragione della forte compagine lucana, già capace di battere Montegranaro, Bisceglie e San Severo. La favolosa reazione dei padroni di casa non ha trovato continuità nell’ultimo quarto, dove le imprecisioni dall’arco e qualche scelta sbagliata hanno finito per penalizzare Rajola e compagni davanti alla concretezza materana. Questa sconfitta rende complicatissima la rincorsa al quarto posto, ma Matera non ha ribaltato la differenza canestri, che rimane ad appannaggio dei biancorossi.
Le scelte iniziali di coach Giorgio Salvemini confermano le aspettative, con Rajola in cabina di regia e Valentini titolare. Il coach ospite, Roberto Miriello, preserva il pescarese Federico Lestini, che ha una caviglia in disordine, e alza il quintetto con i 207 centrimetri del giovanissimo Ba. Matera conferma le sue caratteristiche già all’inizio della partita: talento smisurato e difesa un po’ ballerina; eppure le polveri di entrambe le squadre sono abbastanza bagnate. Con il passare dei minuti si inizia a segnare con migliore regolarità, con Capitanelli e Ravazzani sugli scudi, mentre due protagonisti della partita, Di Donato e Grande, devono sedersi presto in panchina dopo aver commesso due falli a testa. Gli abruzzesi fanno ruotare nove giocatori, mentre l’allenatore ospite butta nella mischia anche Lestini. Matera mette il muso davanti (13-17) ma due liberi di Pepe riportano Pescara a contatto e con queste realizzazioni la guardia biancorossa raggiunge quota 3000 punti con la casacca Amatori proprio nel giorno del suo compleanno. Laudoni, però, lancia di nuovo in avanti i suoi (16-23) dopo che i padroni di casa hanno buttato al vento qualche buona occasione di rifarsi sotto.
I lucani aumentano il proprio vantaggio in avvio di secondo quarto, con qualche canestro funambolico di Zampolli. Il problema abruzzese, comunque, non sta tanto nel fermare gli ospiti, ma nel riuscire a realizzare: troppi tiri sbagliati, tanta imprecisione e anche un pizzico di sfortuna. Coach Salvemini chiama time-out, ma davvero non si segna più e Capitanelli si becca anche un fallo tecnico dopo aver subito una brutta botta al gomito. Torna sul parquet, allora, anche Emidio Di Donato e dà una piccola scossa ai suoi, aiutato da una bellissima bomba di Pepe (19-32). Lo svantaggio è ampio ma quando lo stesso Di Donato vince un doppio duello contro Lestini, da entrambe le parti del campo, la partita sembra farsi più equilibrata, mentre coach Miriello deve chiamare time-out per placare gli animi più esagitati. Eppure, dopo l’interruzione, Matera ritrova il consueto feeling con il canestro, mentre Pescara continua a sparare sul ferro: piano piano il vantaggio degli ospiti si gonfia e raggiunge addirittura il +17. Con questo divario le squadre vanno all’intervallo lungo. Il centro ospite Nicolò Ravazzani, intanto, ha già arpionato 12 rimbalzi in venti minuti.
L’Amatori che esce dagli spogliatoi ha un’attitudine del tutto diversa: Pepe chiude un gioco da quattro punti mentre la difesa diventa minuto dopo minuto più ermetica, con la solita pressione di Battaglia. Dopo un episodico canestro di Alessandro Grande, la difesa a zona pescarese cancella qualsiasi idea offensiva degli ospiti e ispira un super parziale di 14-0 che diventa poi un 19-2, intervallato solo da due liberi di Laudoni (tra le proteste del palazzetto di casa per una chiara infrazione di Ba, che spazza via dal canestro una conclusione di locali). Pescara in questa fase segna in ogni modo, con Di Donato sugli scudi e un buon impatto realizzativo di Bini. L’aggancio arriva sul 50-50 con due tiri dalla lunetta di Pepe. Quando Matera torna a segnare, una tripla di Grosso tiene i suoi comunque attaccati al match e rilancia le aspirazioni dei padroni di casa, incitate da un palazzetto molto caldo.
Pescara inizia positivamente anche l’ultimo tempino, anche se spreca qualche chances di troppo da sotto canestro. Una bomba di Cantagalli spinge avanti gli ospiti, ma Pelliccione finalmente è letale e Bini ricuce immediatamente lo strappo (56-58). Ba e Capitanelli fanno sentire il proprio peso in area e il loro contributo è fondamentale: il primo mette in fila tre stoppate nelle fasi decisive, mentre il secondo segna cinque punti pesantissimi ma, a causa di due falli, forse severi, deve lasciare la contesa. Al suo posto, da pivot, gioca proprio Bini, che sguscia via a Ravazzani in attacco ma deve subirlo, a sua volta, dall’altra parte del campo. L’Amatori in questa fase torna ad essere poco precisa in attacco, spadellando da fuori area e faticando a trovare la retina. Matera, dal canto suo, mette in mostra tutto il talento offensivo e con sette punti di Cantagalli e cinque di Ravazzani,indirizza la partita a proprio favore. Mentre il tiro da tre tradisce i padroni di casa, a Matera manca comunque il colpo di coda per ribaltare la differenza canestri, che rimane a favore di Pescara nonostante la pesante sconfitta finale.
Amatori Pescara- Olimpia Matera 69-76 (16-23; 28-45; 53-55)
Amatori Pescara: Pelliccione 5, Pepe 21, Rajola 2, Battaglia, Grosso 3, Valentini, Ucci, Di Donato 14, Bini 11, Capitanelli 13.
Allenatore: Giorgio Salvemini.
Tiri dal campo: 24/86 (28%), tiri da due punti: 16/44 (36%), tiri da tre punti 8/42 (19%), tiri liberi 13/18 (72%). Rimbalzi 43.
Olimpia Matera: Ba Elhadji 6, Grande 5, Pacifico ne, Laudoni 20, Lestini, Cantagalli 18, Loperfido ne, Ravazzani 14, Zampolli 13, Annese.
Allenatore: Roberto Miriello.
Tiri dal campo: 27/65 (42%), tiri da due punti: 19/37 (51%), tiri da tre punti 8/28 (29%), tiri liberi 14/17 (82%). Rimbalzi 58.
Arbitri: Marco Vittori e Alessandro Soavi