Domenica c’è l’Angolana, il Teramo recupererà il difensore Calabuig

teramo_calcioTeramo. Miglianico e Riccione nel girone d’andata, Santegidiese in quello di ritorno. Se mister Cappellacci si volesse divertire a trovare le similitudini tra le gare appena menzionate, si accorgerebbe facilmente che i tre match sono tutti accomunati da un ideale fil rouge: un avversario di medio-basso rango, un terreno di gioco piccolo e in cattive condizioni, un tema tattico incentrato sul pressing asfissiante, e una squadra, il Diavolo, in difficoltà nello sviluppo della manovra offensiva.

 

Numericamente parlando, le partite elencate in precedenza hanno ben quattro analogie…con una sola differenza, seppur sostanziale: mentre a Martinsicuro e in Romagna la formazione di patron Campitelli fu costretta ad accontentarsi del pareggio (0-0 e 2-2), in Val Vibrata i biancorossi sono riusciti a trovare il gol del vantaggio grazie alla punizione vincente di Davide Borrelli, la terza dall’inizio del campionato. L’episodio, capitato al 52esimo minuto, ha sbloccato a sorpresa le sorti dell’incontro, permettendo alla capolista di trovare spazi più ampi nei quali operare in contropiede. Il naturale epilogo non poteva che essere il definitivo colpo del ko piazzato all’84’ dal solito Arcamone, bravo ad insaccare l’assist di Ekani: 2-0 e tutti a casa, con buona pace di coloro che già immaginavano un nuovo passo falso dei biancorossi e un grande ingorgo in testa alla graduatoria. A proposito di classifica: con l’1-0 rifilato all’Ancona, la Sambenedettese ha collezionato il nono successo consecutivo e si è candidata ufficialmente al ruolo di principale inseguitrice del Teramo. La rimonta rossoblù è veemente, ok, ma il +4 permetterà a Vitone e soci di preparare con relativa tranquillità il turno di domenica prossima, quando al Comunale di Piano d’Accio arriverà la Renato Curi Angolana del neo-tecnico Luciano Miani: in dubbio Petrella (forte contusione alla caviglia), tra le fila dell’undici di casa tornerà a disposizione il difensore centrale Calabuig, di rientro dalla squalifica rimediata per il “fattaccio” di Civitanova.

 

Francesco Graduato

 

 

 

 

 

 

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