Nocerina-Pescara 2-4: buon anno biancazzurri

ImmobileNocerina: (3-4-3): Russo; Nigro, De Franco, Di Maio; Scalise, Mingazzini (31′ st Plasmati), Bruno, Giuliatto; Gheraldi (27′ st Catania), Castaldo (31′ st De Liguori), Farias. Allenatore: Gaetano Auteri

Pescara: (4-3-3): Anania; Zanon (20′ st Petterini), Brosco, Capuano, Balzano; Cascione, Verratti, Kone; Insigne, Immobile (13′ st Maniero), Sansovini (37′ st Gessa) Allenatore: Zdenek Zeman

Reti: 6′ Gherardi; 7′ Cascione, 9′ e 27′ Immobile; 6′ st Farias, 45′ st Maniero

Arbitro: Pinzani di Empoli

Ammoniti: Sansovini, Zanon, Verratti,  Bruno, Scalise

 

Partenza beffa per la Nocerina: al 6’ Farias scappa in contropiede, bruciando l’intera difesa biancazzurra dalla mediana in su, poi il suggerimento per Gherardi che sottoporta appoggia comodamente in rete sfruttando l’intercetto fallito da Anania e Brosco. Ma dopo pochi secondi è Cascione a riportare l’equilibrio, con un tocco d’esterno altrettanto sottoporta che devia, di controbalzo, il cross di Zanon. Altri 3 minuti e il Delfino sorpassa: cross con il contagiri di Balzano dalla sinistra che trova la testa di Immobile a centro area: 1-2. Pescara compatto all’attacco e al 13’ è ancora Zanon a dettare il tentativo di allungo: sale di gran lena dalla destra, traversone sul versante opposto dove accorre il collega mancino Balzano che cerca la conclusione di prima intenzione alzando di poco la palla sopra la traversa. E sempre dal piede di Zanon nasce la terza rete: pallonetto al velluto al 28’ per l’inserimento tra le maglie difensive di Immobile che ancor più morbido anticipa l’uscita di Russo. Al 31’ Russo solo per un tris di rimpalli fortunati riesce a sventare il poker pescarese dai piedi di Insigne, mentre al 33’ deve farsi muro per chiudere la conclusione della punta napoletana che punta il primo palo dopo la serpentina incontenibile in area. L’Unico sussulto del primo tempo per la Nocerina è la protesta al 44’ per il presunto braccio di Cascione che si sarebbe opposto sul destro al volo di Castaldo, ma l’arbitro Pinzani vede tutto regolare e chiude la prima frazione, prima che la squadra di Autieri subisca un passivo ben più ampio.

 

Fisiologico il calo dei biancazzurri al ritorno in campo: meno agguerriti, forse appagati dalla scioltezza con la quale ha calato il tris; fatto sta che è al 6’ della ripresa si fanno beffare ingenuamente su un rimpallo fuori area che innesca la penetrazione di Farias e il brasiliano accorcia il distacco con un radente diagonale che trafigge Anania alla sua destra. I campani crescono d’iniziativa e schiacciano gli adriatici in area di rigore per un intero quarto d’ora, nonostante l’ingresso di Maniero per un Immobile in fase calante; solo un isolato spunto di Insigne concede una boccata d’ossigeno ad Anania. La nuova svolta arriva con l’ingresso di Petterini per Zanon, fiammella vitale della prima frazione smorzata dalle energie bruciate, e il Delfino ritorna dalle parti di Russo, con Kone che al 23’st lo costringe a volare a guardia del palo a causa della deviazione difensiva che tramuta il cross basso in un tiro tagliatissimo. Ma la rinascita vera è quella rossonera, con Giugliatto che al 35’st sfonda due volte consecutive la difesa abruzzese, fallendo la prima conclusione per un minimo errore balistico e la seconda solo grazie all’intervento coraggioso di Anania: il finale si fa al cardiopalma per Zeman. Risponde Insigne al 40’st, che cerca di chiudere definitivamente i conti con uno scavetto successivo alla penetrazione dalla sinistra dell’area, Di Maio si immola in scivolata e riesce a deviare sul fondo. Il sigillo definitivo, invece, lo trova Maniero ad un minuto dal 90’, che raccoglie in fuga la verticalizzazione in contropiede, scarta difesa e portiere e mette in banca una vittoria strameritata. Questione di ore, quindi, per conoscere la nuova posizione in classifica del Pescara 2012: alle 18:00 il Verona affronta il Modena, e in caso di sconfitta il Delfino tornerà al 3° posto.

 

Daniele Galli


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