Roseto degli Abruzzi. Il giudice sportivo ha punito i Roseto Sharks con 1200 euro di multa per ‘offese e minacce collettive frequenti del pubblico agli arbitri e per lancio di petardo, isolato, al di fuori del campo di gioco’ nell’immediato dopo gara del match vinto con Forlì.
Leggero sospiro di sollievo per la società biancazzurra, che temeva addirittura la squalifica del campo.
La pena più morbida però non ha stemperato la rabbia del presidente del sodalizio Daniele Cimorosi, che in una lettera ha voluto esprimere tutta la propria ira nei confronti di un gruppo di pochissime persone che rischia di screditare e danneggiare quei tantissimi tifosi che danno lustro alla città di Roseto al PalaMaggetti ed in giro per l’Italia.
Pubblichiamo per esteso la lettera del presidente:
In un momento così positivo, spiace davvero dover prendere carta e penna non per esaltare l’ennesima prova di grande orgoglio dei nostri splendidi ragazzi, o la dimostrazione di affetto incondizionato tributata da tutto il pubblico quando la squadra soffrendo ha ricevuto solo applausi e cori di incitamento.
Spiace doverlo fare per dire “vergognati”!
Vergognati, tu che domenica ti sei reso protagonista di gesti volgari e meschini, che hanno gettano discredito su un palazzetto intero.
Mi passerà, ne sono certo, ma al momento sono schifato, e non per una mera questione economica (€ 1.200,00 di multa).
Il “lancio di sputi” nei confronti atleti ospiti, il lancio di petardi (questa l’ultima moda rosetana) o di bottigliette di plastica in campo. l’uso di un fischietto: queste sono questioni tristi.
Non voglio sembrare moralista, né passare per colui che si sente in diritto di fare la paternale a chicchessia. Rifletto però su quanto leggo, e mi rammarico di certi comportamenti che, personalmente, ritengo meritevoli di pene severe.
Parlo a te che hai compiuto questi atti o a voi che ne avete preso parte: sappiate che siete dei vigliacchi, che non meritano il Roseto Sharks, che non si meritano nulla se non di sperare di rientrare nel palazzetto solo dopo aver espiato una lunga pena.
Il Presidente Daniele Cimorosi