Sassuolo: Pomini, Laverone, Piccioni, Marzoratti, Longhi, Magnanelli, Cofie, Bianchi (37’st Noselli), Marchi, Boakye (21’st Masucci), Sansone. A disposizione: Bassi, Bianco, Vaccari, Cappelletti, Falcinelli. Allenatore: Fulvio Pea
Pescara: Anania, Zanon, Brosco, Bacchetti, Petterini, Gessa, Kone (36’st Soddimo), Cascione, Sansovini, Immobile, Giacomelli (22’st Maniero). A disposizione: Cattenari, Balzano, Bocchetti, Nicco. Allenatore: Zdenek Zeman
Reti: 1′ Marchi, 38’st Gessa
Ammoniti: Cascione, Zanon, Bianchi, Giacomelli, Brosco
Arbitro: Signor Emilio Ostinelli di Como (Tasso-Cucchiarini)
Modena. Nel turno infrasettimanale dell’8° giornata, Zeman decide che sarà Giacomelli a sostituire Insigne, mentre Bacchetti e Petterini rimpinguano la retroguardia e Togni accompagna Cascione dietro il tridente, in luogo dell’infortunato Verratti. Ma non c’è nemmeno il tempo di contare le riserve in campo: dieci secondi, pasticcio in area biancazzurra, Bianchi gira due volte a rete e inganna Anania con un rimbalzo schiacciato a terra, Petterini non taglia in chiusura su Marchi che tocca d’esterno sottomisura e passa immediatamente in vantaggio. La doccia gelata non ferma il Pescara, che reagisce e si riversa perpetuamente verso la porta di Pomini. La prima e più ghiotta occasione arriva in contropiede al 17’, ma Cascione e Giacomelli si pestano i piedi sulla stessa zolla ed entrambi si lasciano sfuggire il cross di Sanvovini sul vertice dell’area piccola. Opportunità sfumata ma è ottima la reazione del Pescara che tocca le corde preferite da Zeman: rapidità e cambi di gioco. 23’: Cascione riesce questa volta a deviare verso la porta la palla, partita dal corner di Giacomelli, ma Boakye riesce a respingere sulla linea. Poi, tempo dell’ennesima ripartenza , Immobile spicca in area ma di testa la piazza di un palmo fuori. Gara accesa e i neroverdi non si accontentano di gestire il goal segnato a freddo. Lo stesso Boakye al 29′ chiama Anania all’uscita dirompente per negarli la trasformazione di uno stop di fino in conclusione da centro area. E ancora Anania protagonista, al 32′, questa volta aiutato dall’esitazione di Magnanelli che si perde la palla davanti al portiere e sciupa il contropiede numero 600 in mezzora. Alla fine del primo tempo il vantaggio emiliano nato sui blocchi di partenza non pare aver leso minimamente l’equilibrio di una frazione contesa a spada tratta da entrambe le squadre.
Ripresa che si apre con Anania ad immolarsi due volte in mezzo minuto: la prima in area piccola, dove respinge con i piedi la conclusione ravvicinata di Sansone, e poi rintuzza la seconda cavalcata del Sassuolo lanciandosi fino ai 25 metri per spazzare via la sfera. Il secondo tempo, però, stenta a decollare sugli stessi ritmi del primo, e la truppa di Zeman si impegna senza successo. Nemmeno la fortuna aiuta Zanon, che al 26′ st centra l’incrocio dei pali, seppur cercando il cross dentro, la palla giunge però sui piedi di Sansovini che, dalla corta distanza, sliscia malamente la ribattuta e si divora il pareggio. Ma ciò che la sorte toglie, la sorte restituisce poco dopo, al 38’st: Masucci alza la palombella con la fronte nel tentativo di opporsi sul traversone dalla destra di Gessa e beffa Pomini. Allo scadere dei 90 regolamentari il Sassuolo tenta il colpaccio, provando a chiudere la gara così come l’aveva iniziata, approfittando di una sbandata difensiva del Pescara per chiudere una mischia con la girata volante di Piccioni su tocco corto di Masucci, ma la sfera si perde come una scheggia sopra la traversa. Il bottino pieno per gli emiliani sarebbe stato troppo al cospetto di quanto impostato e quanto irritantemente cercato senza successo dai Delfini.
Un pareggio, tutto sommato, giusto riflesso di quanto espresso da neroverdi e biancoazzurri, quest’ultimi costretti a pagare lo scotto dei primi 10 secondi. Una gara ad inseguire, quella degli zemaniani, che senza l’ennesima gaffe difensiva avrebbero certamente dettato legge in terra modenese; si vedrà, a questo punto a breve, se il boemo sarà eternamente soddisfatto di un buon gioco che, però, semina punti per tutta l’Italia.
Daniele Galli