Passa al contrattacco il presidente del Giulianova Dario D’Agostino che in conferenza stampa, alla presenza del legale di fiducia Donato Di Campli, ha annunciato una querela nei confronti del quotidiano online La Repubblica.it per aver pubblicato nei giorni scorsi un video di un’intervista fatta ad un presunto procuratore o esperto del mondo del calcio che muoveva accuse pesanti nei confronti di alcuni soggetti che lucrerebbero sui contratti dei giovani. In pratica si sosteneva in quell’intervista che per far giocare o tesserare alcuni giovani il presidente D’Agostino avrebbe incassato dei soldi dai genitori dei ragazzi coinvolti. Addirittura si parlava di cifre importanti, con un introito complessivo, come nel caso del Giulianova secondo quanto riferito dall’anonimo intervistato, pari a 700mila euro. Soldi che non sarebbero passati per il bilancio della società, ma finiti direttamente nelle tasche del numero uno del sodalizio giuliese.
“Su questa storia c’è stata già un’inchiesta federale”, ha ricorda D’Agostino, “con archiviazione. Noi siamo stati multati per 10mila euro per un contratto con un ex tesserato non federalmente corretto. Ma per tutto il resto nulla. Questa nuova denuncia adesso mi infastidisce non poco ed è per questo che ho chiesto al nostro consulente legale di verificare e valutare gli estremi per una querela”. Secondo l’avvocato Di Campli ci sono tutti gli estremi per andare dinanzi ad un giudice perché la diffamazione è palese. Il presidente D’Agostino ha poi fatto sapere che se dovesse essere riconosciuta la diffamazione e dovesse esserci una somma risarcitoria, quei soldi finirebbero nelle casse del Giulianova calcio.
Intanto, nel corso della conferenza stampa il numero uno del sodalizio giuliese ha tirato le somme anche della campagna acquisti recentemente conclusa. “Abbiamo preso giocatori giovani”, ha detto, “che hanno alle spalle già dei campionati e che comunque fanno al caso del nostro allenatore. Domenica c’è l’esordio in campionato e speriamo di iniziare col piede giusto”.
Lino Nazionale