In mediana i colpi di mercato sono tre. Il primo fiore all’occhiello della campagna acquisti biancorossa è l’ex Chieti Fernando Vitone, un regista dal gol facile (13 negli ultimi due anni) cui spetterà il compito di non far rimpiangere il partente Scartozzi. Al fianco del calciatore peligno opererà anche il 29enne Davide Traini: un passato importante in C-1 con la maglia della Sambenedettese (10 apparizioni nella stagione 2008/2009), proviene dal Grottammare, con il quale ha realizzato 11 reti nello scorso campionato di Eccellenza marchigiana. Dulcis in fundo, il diesse Di Giuseppe ha chiuso anche l’acquisto dell’esperto Luca Galuppi: anche il suo palmares, come quello di Traini, vanta diversi campionati di Serie C, categoria nella quale ha giocato con Castel di Sangro, Frosinone, Ravenna, Carpenedolo, Val di Sangro, Isola Liri e Gela. Nello scorso campionato Galuppi ha collezionato 32 presenze e 3 reti con la maglia dell’Olympia Agnonese. Grandi colpi anche nel reparto offensivo. Se l’acquisto dell’italo-argentino Berra appariva scontato da tempo, non si può dire lo stesso per le punte Gerardo Masini e Andrea Bucchi. Argentino di Cipolletti, il 29enne Masini è un giocatore dalle indubbie qualità fisiche (184 cm per 78 kg), le quali gli permettono di ricoprire indistintamente il ruolo di prima o seconda punta. Nell’ultima stagione l’attaccante sudamericano ha giocato nel Luco Canistro, società nella quale ha realizzato 10 reti in 24 gare: Salernitana, Potenza, Ravenna e Cassino, queste le tappe principali della carriera di Masini, il quale vanta esperienze professionali anche nella Segunda División spagnola (UD Alzira e Zamora CF). Ultimo arrivo in casa teramana è l’ex Santegidiese Bucchi, uno degli attaccanti più forti e ambiti del girone F di Serie D. Nato a San Benedetto del Tronto il 21 luglio del 1983, Bucchi è una classica prima punta dalle spiccate capacità realizzative: nelle ultime due stagioni in Vibrata, infatti, l’ariete marchigiano ha “timbrato il cartellino” 32 volte in 51 partite disputate. Calcolatrice alla mano, un gol ogni 143 minuti giocati: numeri spaventosi, che testimoniano la bontà dell’operazione portata a termine dall’entourage dirigenziale del Diavolo.
Francesco Graduato