Pescara (4-3-2-1): Bizzarri; Zampano, Fornasier, Gyömbér (90′ Zuparic), Biraghi; Verre (67’ Manaj), Brugman, Memushaj (58’ Pettinari); Benali, Pepe; Caprari. A disposizione: Fiorillo, Crescenzi, Župari?, Vitturini, Bruno, Cristante, Aquilani, Pettinari, Muri?. Allenatore: Massimo Oddo
Cagliari (4-3-1-2): Storari; Isla, Ceppitelli, B. Alves, Pisacane; Dessena, Di Gennaro, Barella; Farias (46’ Salamon); Sau (66’ Melchiorri), Borriello (80’ Munari). A disposizione: Rafael, Colombo, Capuano, Briukhov, Tachtsidis, Giannetti. Allenatore: Massimo Rastelli.
Reti: 23’ Borriello, 92′ Caprari
Arbitro: Daniele Doveri di Roma (Tonolini-Gori/Mazzoleni-Mainardi/Vuoto)
Espulso: Di Gennaro
Ammoniti: Di Gennaro, Memushaj, Dessena, Benali, Borriello
Da qui alla salvezza, per il Pescara ogni partita diventa cruciale: all’Adriatico arriva il Cagliari e Oddo lo fronteggia recuperando Gyömbér e Verre e schierando la coppia Pepe-Benali a supportare Caprari, con Brugman preferito ad Aquilani in regia. Sorpresa tra i sardi di Rastelli: Barella dall’inizio al posto di Padoin, infortunato all’ultimo, regolare invece la disposizione di Di Gennaro e Farias alle spalle della coppia d’attacco Sau-Borriello.
Sono gli ospiti a partire agguerriti, gli abruzzesi si chiudono a riccio ma trovano la prima occasione, all’8’, in rapida ripartenza: sgroppata di Pepe sulla sinistra, servizio per Caprari che controlla e si gira col sinistro, ottima la coordinazione ma pessima la mira da distanza ravvicinata. Avanti così per 23 minuti: il Cagliari mitraglia in area il Pescara, schierato a murare davanti a Bizzarri in attesa di prendere la fuga alla prima occasione. Impostazione che porta gradualmente i biancazzurri a imbastire una discreta manovra, come quella che manda Pepe, al 20’, a mancare il palo di mezzo metro con un destro radente dal limite. Tutto guastato da un errore di copertura di Fornasier quando Di Gennaro lancia lungo per Borriello, l’attaccante rossoblu riesce comodamente a controllare di petto in corsa, entrare in area e trafiggere rasoterra Bizzarri per lo 0-1. La rete subita non smorza la verve pescarese, gli uomini di Oddo continuano a creare gioco, pregevole il triangolo in palleggio tra Caprari e Zampano al 32’ ma l’ultimo tocco in area è sempre fallace. La spinta, però, mette in difficoltà il Cagliari, troppo rapido a ricorrere al fallo per fare break: Di Gennaro ne fa due in pochi minuti e il tackle su Verre al 34’ gli costa il secondo giallo. Pescara con l’uomo in più per un’ora e subito cambia pelle con un pressing a bordo area sarda. Zampano, al 38’, chiama in causa con un traversone Pepe, l’ex Juventino aggancia sul secondo palo ma Isla gliela devia in angolo. Al 40’ ancora Zampano a cercare il tiro cross dal fondo destro, colpendo solo l’esterno della rete. Gli adriatici chiudono il primo tempo fraseggiando anche in 5, ma negli ultimi metri si trovano sempre smarriti: prima dell’intervallo è Benali ad arrivare a 3 metri dal bersaglio, ma prima viene atterrato e poi fermato dal fuorigioco fischiato da Doveri, in posizione più che dubbia.
Rastelli assesta lo squilibrio dovuto all’espulsione a inizio ripresa, con l’ex Salamon per Farias: isolani in modalità difensiva a proteggere il minimo vantaggio. Pepe diventa il trascinatore del Pescara alla spietata caccia della rimonta, Oddo gli mette a disposizione anche Pettinari come quarto attaccante ma anche Gyömbér si aggiunge all’attacco su calcio piazzato al 14’st, mancando di poco la rete con la testa. Ci prova di testa, in tuffo, anche Caprari, sulla palla tesa di Benali al 17’st, ma manca di un pelo la sfera in area piccola e, a rimorchio, liscia anche Pepe. Delfino a tutto gas, Pettinari stacca e si avvita bene su corner al 18’st, anche lui, però, non trova gloria con la testa. A mezz’ora dal termine, Rastelli ricorre a Melchiorri, più che per l’infortunio di Sau che non per cambiar gioco, Oddo invece incrementa l’offensiva con Manaj per Verre: l’albanese riesce a metterla subito dentro, su punizione battuta da Pepe, ma Doveri fischia contestualmente il fallo in attacco di Pettinari. Vero e proprio assalto pescarese: al 29’ Caprari cavalca per vie centrali, viene steso prima di poter tirare, il pallone arriva comunque a Pepe che, sul limite, cerca il destro a rientrare e accarezza l’esterno del palo alla destra di Storari. Il Cagliari difende in 8 davanti al portiere, Pescara a valanga perpetua ma colleziona solo piazzati: sul corner al 33’st, Caprari raccoglie la respinta e dalla distanza ci va ancora più vicino di Pepe seppur senza trovare la rete. Si gioca in area ospite fino alla fine ma Storari fa gli staordinari anticipando anche Manaj sul servizio profondo di Caprari al 42’st. Il recupero è di 5 minuti, Oddo butta dentro anche Zuparic a fare l’attaccante e le diga sarda collassa. Al 47’st, Bruno Alves manca il controllo sull’ennesimo cross, alle sue spalle sbuca Caprari che la devia in porta in scivolata ed è 1-1 in extremis.
Un pareggio che, probabilmente, poco cambia per la classifica del Pescara ma interrompe una serie di 7 sconfitte consecutive per la squadra di Oddo. Gli errori restano sempre gli stessi, distrazioni fatali in difesa e incapacità di finalizzare, anche quando, come oggi, le azioni create sono innumerevoli e vige la superiorità numerica. Un punto che dà più morale che ossigeno ma che, comunque, testimonia che il Delfino è vivo e respira.