Referendum, psicosi sulle matite

Le matite fornite agli elettori per votare non sarebbero indelebili; le segnalazioni continuano a moltiplicarsi, ma una nota del Ministero dell’interno ribadisce che le matite sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale.

Le prime avvisaglie della “psicosi delle matite” sono partite già alcuni giorni fa, con un messaggio diffuso tramite whatsapp che recitava: “Avviso per chi vota! La matita che vi forniscono per votare è cancellabile! Portatevi una gomma e provate se il voto non si cancella. In caso contrario chiamate le autorità competenti e denunciate”. Qualcuno, fidandosi del messaggio, si è effettivamente presentato al seggio armato di gomma e avrebbe constatato che le matite incriminate non sarebbero indelebili.

In realtà, pare che il segno delle matite sia effettivamente indelebile, ma solo sulla carta delle schede elettorali. Il Viminale, visto il moltiplicarsi delle segnalazioni, è intervenuto sulla vicenda con una nota in cui ha esplicitamente ribadito che le matite: “Sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale”. La nota del Ministero dell’interno ha anche precisato che le matite oggetto di contestazioni sono prodotte dalla tedesca Faber-Castell e vengono utilizzate senza problemi da almeno cinque anni.

Non pare comunque che le rassicurazioni del Viminale abbiano sortito l’effetto sperato, da nord a sud continuano a moltiplicarsi le segnalazioni riguardo le matite, mentre anche l’associazione in difesa dei consumatori Codacons, per bocca del presidente Carlo Rienzi, ha fatto sapere che “chiederemo domani a 140 procure di aprire indagini relative ai seggi sul territorio, per raccogliere le denunce degli elettori e verificare il rispetto delle disposizioni vigenti e la piena regolarità del voto”.

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