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Borrelli inventa, Gambino trasforma (1-0): il Teramo supera il turno e trova il Rimini

Teramo. Novanta minuti avvincenti e vibranti, giocati dinanzi ad un pubblico degno di ben altra categoria, come nella migliore tradizione delle gare play-off: a brindare alla vittoria, alla fine, è la formazione di Cifaldi, squadra pratica e oltremodo cinica, ma l’onore delle armi va alla Jesina che, nonostante la sconfitta, dimostra di non essere per caso nella “fase due” del campionato.

“Lasciatemi passare questa battuta, purtroppo abbiamo avuto solo quattro delle cinque C che servivano per fare l’impresa: cuore, corsa, carattere, cervello, oggi abbiamo dimostrato tante ottime qualità, purtroppo ci è mancato quel pizzico di fortuna per ottenere un grande risultato. In ogni caso, non ho nulla da rimprovare ai miei ragazzi: usciamo a testa alta dopo aver disputato un ottimo campionato”. Come non dare ragione alle parole pronunciate nel post-gara da mister Fenucci? La Jesina gioca una gara gagliarda, maschia al punto giusto, ma ha la sfortuna di trovare dinanzi a sé un Teramo che, oltre ad essere sornione e calcisticamente spietato, mette in campo grande disciplina tattica ed attenzione, qualità che in poche occasioni Gambino e soci avevano dimostrato fino in fondo. Nel contesto di una gara sostanzialmente equilibrata, il primo a rompere gli indugi è Negro il quale, con una conclusione dai 25 metri, impegna Farò alla respinta con i pugni: la sfera giunge dalle parti di Invernizzi che, pressato da Gabrieli, finisce a terra. L’arbitro lascia correre tra le proteste dei circa 400 sostenitori marchigiani (al 19’). La tensione sembra giocare un brutto scherzo al Diavolo, che appare leggermente “lungo” sul rettangolo verde così la Jesina prende coraggio, andando vicino alla marcatura al minuto 31’: Focante e Sebastianelli, sul corner dalla sinistra di Negro, non trovano per un soffio l’impatto con la sfera. Il pericolo sveglia i biancorossi di casa i quali, sostenuti dal folto pubblico amico, prova ad avanzare il proprio baricentro. L’occasione buona capita al 39’, ma Niosi è miracoloso nel togliere dal “sette” l’incornata di Arcamone. Il secondo tempo si sviluppa sulla stessa falsariga del primo: la Jesina è ben disposta ed appare sempre pronta a colpire con Negro, il quale si conferma fromboliere dalle notevoli  capacità balistiche. Le punizioni dal limite della punta ex Santegidiese, infatti, fanno correre i brividi al pubblico del Comunale: l’immobile Farò si salvato prima per questione di millimetri (al 55’), poi con l’aiuto del legno traverso della propria porta (al 64’). L’episodio che potrebbe cambiare la contesa, però, arriva al 74’: Scartozzi suggerisce il contropiede di Arcamone il quale, appena dentro l’area, viene affossato da Focante. L’azione sembrerebbe portare all’assegnazione del calcio di rigore, ma Baldicchi di Città di Castello lascia correre tra le proteste del pubblico di casa. Passano solo sessanta secondi, e la disapprovazione teramana diviene gioia: Borrelli sulla sinistra ubriaca di finte Campana e, dal fondo, offre un assist al bacio per la testa di Gambino. Stacco imperioso su Marini, e palla in fondo al sacco. La Jesina, come comprensibile, accusa il colpo ma si getta coraggiosamente in avanti: il 4-3-3 di mister Fenucci (dentro Tommaso Gabrielloni e Cuttone), però, sortisce solo qualche mischia ben sventata dalla retroguardia del Diavolo, che conserva l’1-0 utile per staccare il pass della finale del 22 maggio. Avversario di turno, nemmeno a dirlo, il Rimini (3-2 ai supplementari al Forlì). Negli spogliatoi, Colacioppo ha affermato: “Probabilmente siamo partiti troppo lunghi e abbiamo lasciato un po’ di campo alla Jesina. In alcuni frangenti abbiamo sofferto un po’, ma vincere così è bello ugualmente. Abbiamo giocato con grande attenzione, e le nostre individualità ci hanno permesso di vincere la gara”. Chiusura dedicata al sorridente Gambino: “Devo rendere merito a Borrelli, il mio gol è da dividere con lui perché mi ha offerto un assist che non potevo proprio sbagliare”.

 

TERAMO-JESINA 1-0

MARCATORE: 75’Gambino

TERAMO: Farò, D‘Eustacchio, Russo, Scartozzi, Gabrieli, Gattari, Di Paolo, Colacioppo, Arcamone (80‘Borgogni), Borrelli (85‘Bolzan), Gambino. A disp: Di Giandomenico, Bontà, Ianni, Lenart, Orta. All: Cifaldi

JESINA: Niosi, Campana, A.Stamate, Focante (81‘T.Gabrielloni), Marini, Strappini (76‘M.Stamate), Frulla, Sebastianelli, Invernizzi, Negro, Bediako (76‘Cuttone). A disp: Callimaci, Bugari, Rossi, Pascucci. All: Fenucci

ARBITRO: Riccardo Baldicchi di Città di Castello (Barbetta e Petrillo di Albano Laziale)

NOTE: Ammoniti Gattari, Gabrieli, Scartozzi nel Teramo, Focante nella Jesina. Angoli 4-2 per il Teramo. Rec 1‘+3‘. Spettatori oltre 3000, con larga rappresentanza proveniente da Jesi.

Francesco Graduato