Verso Pescara – Chievo, parla Oddo

Pescara. Alla vigilia di Pescara – Chievo, il tecnico del Pescara, Massimo Oddo, ha presentato l’incontro.

 Il tecnico biancazzurro ha esordito parlando delle esternazioni di Preziosi arrivate dopo la gara di Genova: “Non mi interessano, lui ha il suo carattere, c’è chi reagisce guardando i problemi interni e chi guardando da altre parti, lui ha preferito reagire così e poi l’opinione pubblica ci farà le sue ragioni. Io cerco di guardare in casa mia e quello che riesco a trarre dalla partita che abbiamo fatto che è stata una partita ottima secondo me dove non si è rubato nulla, quindi sono contento così. Poi di quello che dicono gli altri sinceramente non mi interessano perché ognuno ha le sue idee, le sue convinzioni, ognuno dice la sua e non è che posso stare a sentire tutto quello che dicono gli altri”.

 In attacco quasi sicuramente giocheranno Caprari, Benali e Maanaj: “I pensieri se li devono porre i giocatori quando vanno in campo, quando affronto una squadra vedo le sue caratteristiche, che tipo di partita dobbiamo e possiamo fare e poi scelgo gli interpreti. A Genova dovevamo fare un certo tipo di partita, basata un po’ di più sulle ripartenze, di certo non ripartire con Manaj, ripartire con Caprari, Mitrita ed altri giocatori che hanno altre caratteristiche. In questa partita abbiamo bisogno di cose diverse, al di la del fatto che stiamo bene. Noi siamo sempre quelli, non ci adeguiamo agli altri, abbiamo la nostra identità e tale rimane. Poi è ovvio che in campo c’è un’altra squadra che ti può mettere in difficoltà”.

 Sugli avversari: “Il Chievo è una squadra che l’anno scorso ha fatto 56 punti, è rimasta la stessa. È una squadra ottima, è pericolosa, penso che sia la partita più difficile fino a questo momento perché quando vai ad affrontare le grandi squadre le motivazioni si trovano da sole, la spinta del pubblico è decisamente superiore, l’impatto visivo dello stadio pieno condiziona ed è tutto da guadagnare. Sicuramente domani si affronta una squadra che sulla carta pensi che non sia come le prime, invece così non è. Incontreremo una squadra forte, che ha già fatto diversi punti, che ha battuto l’Inter ed altre squadre importanti, che gioca un buon calcio, quindi l’errore più grande sarebbe quello di sottovalutare una partita del genere. Ci può stare che avendo fatto bene nelle partite precedenti si pensa che domani sia tutto più semplice e invece io penso che sarà tutto più complicato”.

 Si tratta di uno scontro salvezza: “Per me le partite sono tutte uguali, giocare con il Chievo o con l’Inter per me è la stessa cosa, vorrei cercare di andare in campo per vincere con il Napoli così come con il Chievo, con il Crotone e con tutte le squadre. Casomai questo è nella testa dell’ambiente, ma non è così, domani ci saranno le stesse identiche condizioni che ci sono state con il Napoli: è importante vincere ma è anche importante non perdere, quindi bisogna fare punti. Dobbiamo scendere in campo cercando di fare la nostra partita, trovare la nostra identità sapendo di avere di fronte una squadra ostica e possibilmente vincere, poi si vedrà. Di solito quando si dice che una squadra ti fa giocare male è perché gioca bene, sa occupare gli spazi, sa scivolare, sa difendere. È una frase che va a tutto vantaggio della squadra di cui si parla, nel senso che il Chievo è una squadra che gioca bene, sa ripiegare e sa attaccare in avanti quando c’è bisogno di farlo. Quindi, essendo una squadra ben messa in campo e che gioca un buon calcio, inevitabilmente mette in difficoltà gli altri”.

 Sulle possibili scelte a centrocampo: “Oggi per fortuna ho molti dubbi perché stanno tutti bene, ho 7 centrocampisti che possono giocare tutti, quindi stanotte ci penserò e farò le mie scelte. In questo momento ci sono molti giocatori a cui è molto difficile rinunciare, uno di questi è Brugman, però anche lui è in ballottaggio perché in quel ruolo abbiamo Aquilani che sta molto meglio, con il Torino ha fatto 70’ di alto livello, poi crollato fisicamente, ma era normale. La nostra fortuna è che, a parte Bruno, abbiamo giocatori che possono fare tutti i ruoli di centrocampo, questo è un grande vantaggio per me e per i ragazzi, anche se sarà dura scegliere. Ho dei dubbi che mi porterò fino a domani mattina”.
In difesa ci sarà sicuramente Campagnaro, mancherà Zampano al quale è stata confermata la squalifica.

 Proprio sulla sentenza su Zampano Oddo ha detto: “Si parla di oggettività e volontarietà, una cosa che è certa è che la volontarietà non c’è, sfido chiunque a dire che c’è sicuramente volontarietà, soprattutto perché c’è una regola che dice che se la palla prende prima una parte del corpo e poi va sulla mano non c’è volontarietà, siccome è successo sicuramente questo e si vede, non vedo dove può nascere questa incomprensione. Evidentemente non abbiamo questi poteri forti. La prova tv la posso tranquillamente accettare, ma poi bisogna andare a vedere tutto e allora bisogna andare a commentare anche quello che è successo ad Icardi con l’Inter e altre cose. Si verrebbero a creare dei precedenti a mio avviso molto pericolosi. La cosa più grave secondo me è che il Giudice Sportivo dice che c’è l’oggettiva volontarietà, quindi in questo caso la regola viene violata”.

 Su Campagnaro: “È un giocatore incredibile che farebbe ancora comodo a qualsiasi squadra di serie A di alto livello. In questo momento sta bene e ce lo teniamo stretto. Non ho mai avuto dubbi su di lui, qualche problema ce l’ha, di certo non problemi che ti permettono di fare poco a livello di minuti, ma problemi che avvolte ti fanno fermare. Però sono convinto che quest’anno farà di più perché ha fatto la preparazione e questo vale tanto”.

 In conclusione: “Il ritmo alto è la nostra prerogativa, la nostra è una squadra costruita sulla qualità che va sfruttata con i ritmi alti. Puoi avere tutta la qualità che vuoi, ma soprattutto contro una squadra come il Chievo, ben messa in campo ed esperta, si deve per forza di cose sfruttare al massimo le proprie qualità. Con una difesa come quella del Chievo, con giocatori molto prestanti fisicamente, serve qualcuno che ha peso specifico, Manaj ce l’ha e mette in condizione Caprari di operare meglio. non abbiamo aggressività su un singolo giocatore, ma cerchiamo sempre di essere aggressivi sul portatore di palla, questo lo dobbiamo fare a prescindere da chi abbiamo davanti”.

 

Francesco Rapino

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