Teramo: Cifaldi di nuovo al lavoro

teramo_calcioTeramo. Dopo la debacle contro l’AC Rimini, che ha comportato il mesto addio ai sogni di promozione nel calcio professionistico, il Teramo si è ritrovato sul sintetico di Piano d’Accio per la ripresa degli allenamenti.

Tutti presenti alla seduta odierna diretta dal neo-tecnico Rinaldo Cifaldi, ritornato in sella alla panchina biancorossa un mese dopo l‘avvicendamento con Ammazzalorso. La ricerca del capro espiatorio al quale addossare le colpe di un Teramo dall‘elettroencefalogramma piatto, come spesso accade, ha portato a dare il benservito all’allenatore italo-argentino, il quale ha avuto la sfortuna di “trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato“: due punti (in cinque gare) sono un bottino misero per una squadra che ambisce al vertice, ma è pur vero che la crisi biancorossa, da tempo latente, aspettava solo di trovare il suo naturale sfogo. La vittoria fortunosa ottenuta contro una Santegidiese penalizzata oltremisura da un arbitraggio infausto per l’undici di Cappellacci (doppia inferiorità numerica con almeno una espulsione, quella di Censori, inesistente per le moviole serali) e quella sofferta contro la cenerentola Bojano avevano illuso l‘ambiente teramano di riuscire a centrare l‘impresa finale mascherando, al contempo, i problemi di una squadra che si stava lentamente spegnendo. Quando la dea bendata ha abbandonato i biancorossi sono usciti fuori tutti i limiti di una rosa in crisi sotto tutti i punti di vista (di gioco, fisica e caratteriale): nel momento topico della stagione, infatti, molti giocatori sono apparsi in debito d’ossigeno ed incapaci di esprimere un carattere degno di una piazza che spinge per tornare nelle categorie che più merita. La buona volontà non basta quando le idee latitano, la mente non è lucida e le gambe tremano…Trovare una soluzione appare cosa ardua: la palla passa a Cifaldi, cui spetterà il compito di chiudere nel modo più decoroso possibile il campionato biancorosso. I play-off, appendice inutile di una stagione estenuante, faranno solo da preludio ad una rivoluzione tecnica i cui contorni devono essere ancora definiti.

Francesco Graduato

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