Pescara. L’Unione Ciclistica Internazionale ha ufficializzato la data della 65° edizione del Trofeo Matteotti, che quest’anno si disputerà sul tradizionale circuito pescarese il prossimo 31 luglio. Fondamentale, per scampare dal forfait, il sostegno del patron Renato Ricci.
“Ho garantito che l’edizione di quest’anno la porterò avanti con le mie risorse in quanto Pescara e l’Abruzzo non possono perdere una manifestazione sportiva così importante”, ha detto Renato Ricci, Presidente dell’unione ciclistica ‘Fernando Perna’, patron della manifestazione sportiva, che però annuncia: “a partire dal 2012 passerò il testimone. Mi auguro che le Istituzioni e gli operatori economici della città diano un futuro certo alla classica pescarese di ciclismo”. Domani mattina alle 11:30 , infatti, nella sala riunioni della Giunta regionale di Pescara, si riunirà il tavolo istituzionale attivato per rilanciare il Trofeo Matteotti di ciclismo. All’incontro, coordinato dall’assessore regionale allo Sport Carlo Masci, parteciperanno i dirigenti della ‘Fernando Perna’, i sindaci dei comuni di Pescara, Montesilvano, Cappelle sul Tavo e San Giovanni Teatino, la Provincia di Pescara e la Camera di Commercio di Pescara.
Già firmati e inviati dal segretario generale del Trofeo Matteotti, Nino Bellonio, gli inviti alle squadre per la prossima edizione. Il programma è già pronto: domenica 31 luglio, alle ore 9.45, ritrovo nel piazzale della stazione ferroviaria di Pescara e apertura del foglio di partenza; alle ore 11, sfilata della carovana sino in piazza Duca degli Abruzzi. Alle ore 11,15, è prevista la partenza ufficiale. I corridori dovranno percorrere 13 giri del tradizionale circuito pescarese (14,5 km), per un totale di 188,5 km. Quest’anno, la classica di ciclismo adriatica sarà abbinata anche a un’altra corsa italiana: la Coppa Placci di Imola, in programma sabato 30 luglio, che torna riservata ai professionisti dopo un anno di assenza (nel 2010 è stata riservata agli under 23): “Con questa nuova formula”, conclude Renato Ricci, “il lotto dei partenti potrebbe crescere di qualità; le grandi squadre straniere (le Pro Tour, ndr) sono così incentivate a partecipare al calendario italiano”.
Daniele Galli