Un Teramo rabberciato batte con molta fatica una Renato Curi Angolana che dimostra di valere i 22 punti in classifica: squadra ben disposta tatticamente, e con alcune individualità di rilievo, gli angolani fanno faticare più del dovuto i biancorossi di mister Cifaldi, che alla fine conquistano l’intera posta in palio e salgono a quota 34, a +6 dalla seconda, in attesa del recupero della gara del Rimini (fermato dalla pioggia di Fossombrone).
Prima della gara, mister Cifaldi riesce a recuperare Raimondo, in dubbio per un infortunio alla caviglia, affiancandolo a Serao in una retroguardia completamente nuova. Nessuna novità dalla mediana in su, con Di Mauro a far coppia con Scartozzi a centrocampo. I sei giocatori fuori per squalifiche ed infortuni vari, però, obbligano il tecnico a presentare una panchina piena zeppa di under, con quattro ragazzi provenienti addirittura dalla juniores. Dall’altra parte, mister Amaolo riesce a recuperare in extremis Parmigiani, in dubbio per una contusione alla caviglia: l’attaccante ex San Nicolò fa coppia con Cammarata, mentre sulle fasce agiscono Bordoni e Napolano per un 4-4-2 dalla spiccata attitudine offensiva. L’avvio è subito promettente per la formazione angolana, che impensierisce immediatamente Farò con un gran tiro dai 25 metri di Napolano: la palla si perde a lato non di molto alla destra del portiere biancorosso. La formazione nerazzurra, quest’oggi in maglia bianca, ben disposta attorno alle geometrie del giovane regista Mariani (classe ‘92: ottima la sua prestazione) e alla ricerca continua della forza fisica di Parmigiani e Cammarata, dimostra di essere salita al Comunale di Piano d’Accio per giocarsi la gara a viso aperto: l’occasione buona per i pescaresi, infatti, capita dopo 18 minuti sui piedi di Cammarata. L’attaccante ex Pescara approfitta di una disattenzione di Serao e si presenta a tu per tu con Farò: la conclusione incrociata, però, viene toccata in tuffo dal portiere biancorosso, che riesce a deviare la palla in corner. Il Teramo, consapevole delle difficoltà della partita, fatica a creare gioco ed occasioni da rete: la formazione biancorossa, perciò, nella prima mezz’ora lascia il pallino alla formazione ospite, nella speranza di colpire con micidiali contropiedi. Proprio in contropiede arriva il gol che sblocca il match: Gambino recupera caparbiamente palla all’altezza della propria trequarti e serve Di Mauro, il quale rifinisce per l’accorrente Borrelli. L’esterno di Guglionesi controlla, rientra sul destro e, dal vertice dell’area angolana, sfodera un perfetto rasoterra che si insacca alla sinistra di Ortolano. E’ il 26’: il gol mette le ali ai biancorossi, che un minuto dopo vanno vicini al raddoppio con Costa Ferreira, sul cui tiro da posizione ravvicinata è bravo Ortolano a respingere con i pugni. Sul capovolgimento di fronte, la Renato Curi Angolana fa valere la più dura delle leggi calcistiche, quella del “gol mangiato, gol subìto”. Al 29’, su un cambio di gioco dalla fascia sinistra di Napolano, la difesa teramana si dimentica di Parmigiani, che in area appostato sul secondo palo non ha problemi, di testa in tuffo, a depositare la sfera alle spalle di Farò. Il gol accende ulteriormente la gara: prima è Cammarata ad andare vicino al vantaggio esterno (colpo di testa a lato di un soffio, al 34’) poi è Orta a sbagliare mira sull’ennesimo contropiede, orchestrato stavolta da Costa Ferreira. La ripresa ricomincia sulla stessa falsariga della prima frazione: l’Angolana gioca, il Teramo si difende e prova ad agire di rimessa. I pescaresi vanno vicini al gol del vantaggio in due occasioni nei primi quindici minuti della ripresa: prima è D’Alessandro a fare la barba alla traversa di Farò con un tiro a giro dal limite dell’area, poi è Cammarata a sciupare un’occasione incredibile al 57’. Sul lancio proveniente dalle retrovie, Serao fuori posizione riesce solo a toccare la sfera che giunge al bomber ex Juventus, il quale si invola verso Farò: la punta, però, al momento della conclusione non si conferma all’altezza della sua fama e ciabatta il tiro, con la palla che termina al lato. Nel giro di dieci minuti, dal 69’ al 78’, i biancorossi piazzano il micidiale uno-due che decide la gara. Sul cambio di gioco di Scartozzi, il neoentrato Di Paolo (in campo da un minuto) all’interno dell’area viene atterrato da Micaroni con una scivolata da tergo: rigore netto, che Gambino (il migliore dei suoi, nella foto) realizza con freddezza, spiazzando Ortolano, il quale nulla può, nove minuti dopo, sul colpo di testa di Di Mauro che incrocia sul palo opposto una punizione tesa di Borrelli. 3-1 e vittoria che sembra in ghiaccio: la formazione di Amaolo, però, prova fino alla fine a tenere viva la gara, riuscendoci a cinque minuti dallo scadere del novantesimo. Cammarata riesce a tenere in campo una palla che sembrava destinata ad uscire: il cross finisce sui piedi di Vellucci, il cui assist è un regalo che Parmigiani (il migliore dei suoi) non deve far altro che toccare in gol. Il Teramo arretra pericolosamente temendo la beffa, solo sfiorata da Cammarata, che in mischia all’89’ gira sopra la traversa una palla vagante in area biancorossa. Termina, così, 3-2 per i padroni di casa: vittoria sofferta per i biancorossi, al cospetto di un’Angolana che raccoglie tantissimi complimenti ma esce a mani vuote dal fortino teramano.
Negli spogliatoi, mister Cifaldi elogia i suoi: “Vittoria molto importante, conquistata contro una grande squadra: oggi avevamo molte assenze, ma nonostante questo i miei giocatori sono stati tutti bravissimi ad interpretare la gara, facendo il gioco che di solito pratica l’Angolana. I nostri contropiedi hanno creato più volte dei pericoli alla loro porta”. Dall’altra parte, mister Amaolo è apparso leggermente amareggiato dalla sconfitta odierna: “ Giocavamo contro una grande squadra, e per uscire imbattuti sapevamo di dover disputare una gara perfetta. Purtroppo abbiamo compiuto alcune ingenuità di troppo in difesa: dovremo riflettere in settimana su quanto accaduto. I complimenti fanno certamente piacere, ma avrei preferito portare a casa punti”.
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TERAMO-RENATO CURI ANGOLANA 3-2
MARCATORI: 26’Borrelli(T), 29’Parmigiani(R), 69’r Gambino(T), 78’Di Mauro(T), 85’Parmigiani(R)
TERAMO: Farò, D‘Eustacchio, Russo (50‘Lenart), Scartozzi, Raimondo, Serao, Costa Ferreira (67‘Di Paolo), Di Mauro, Orta (91‘Curri), Borrelli, Gambino. A disp: Di Giandomenico, Cingoli, Di Marzio, Cimini. All: Cifaldi
RENATO CURI ANGOLANA: Ortolano, Di Giannantonio, Micaroni (83‘Becci), Mariani, Pirozzi, Fuschi, Napolano (52‘Vellucci), Bordoni (74‘Romano), Parmigiani, D’Alessandro, Cammarata. A disp: Germanelli, Pomposo, Del Grosso, Bagaglini. All: Amaolo
ARBITRO: Piero Ceccato di Bassano del Grappa (Gentilini di Lugo di Romagna/Iarrobino di Modena)
NOTE: ammoniti Raimondo, Scartozzi, Borrelli e Di Mauro nel Teramo, Pirozzi, D’Alessandro, Fuschi nella Renato Curi Angolana. Angoli 8-3 per il Teramo. Spettatori 2000 circa, di cui una trentina provenienti da Città Sant’Angelo. Rec. 1’+5′.
Francesco Graduato