La durata della traversata può variare tra i 17 ed i 24 giorni in base alle condizioni climatiche. Consorte sta concludendo in queste ore l’intenso programma di allenamento psico-fisico, fondamentale per poter garantire, nel corso della gara, la piena efficienza in qualunque situazione. Il giovane abruzzese, in questi giorni, sta lavorando molto sul sonno e sta cercando di riposare il più possibile. I navigatori solitari, infatti, durante le traversate dormono 20 minuti ogni due ore, così da raggiungere quattro ore di sonno rem in una giornata. Sono ancora in corso, inoltre, con l’assistenza del preparatore Marco Spertini, le attività relative all’adeguata preparazione ed allestimento dell’imbarcazione. Il rischio principale, nelle 4mila miglia della traversata, sono le condizioni climatiche e del mare. I partecipanti della Class 40, infatti, in base alle previsioni meteorologiche di cui disporranno, dovranno calcolare la rotta da seguire in piena autonomia, secondo le proprie valutazioni e la propria esperienza, senza poter richiedere alcun tipo di assistenza proveniente da esperti sulla terraferma. Ogni imbarcazione dovrà comunicare, per cinque volte al giorno, la propria posizione agli organizzatori della “Route du Rhum”. Consorte, inoltre, essendo dotato di telefono e connessione satellitare, aggiornerà periodicamente i propri sostenitori attraverso le pagine del suo sito web, www.cdsailing.net.
La paura più grande di tutti i partecipanti alla gara – che negli anni ha fatto registrare diversi incidenti anche mortali – è quella di perdere i sensi a causa di improvvisi ed imprevisti urti contro il boma (la trave cilindrica che tende la vela principale), o addirittura di cadere in acqua. Su ogni imbarcazione è stata predisposta una cassetta-farmacia: i navigatori, in caso di necessità, contatteranno il medico messo a disposizione dall’organizzazione che, in base ai sintomi, indicherà quale medicinale assumere. La vela dell’imbarcazione di Davide Consorte è dedicata in esclusiva all’Associazione Italiana Leucemie, Linfomi e Mieloma (AIL). E’ infatti nello spirito della solidarietà che l’abruzzese affronterà la sfida, con la speranza di poter contribuire, in questo modo, al miglioramento delle condizioni di chi vive un percorso di vita difficile. E’ ai bambini, a tutti i volontari, ai membri e ai sostenitori